Parco nazionale

Arte, cultura, buona cucina: benvenuti a Catasta Pollino, scrigno di eccellenze agroalimentari

Si tratta del primo hub turistico e della cultura del Parco nazionale. Sapori, profumi, storia, cultura e tradizioni che fanno di Catasta Pollino un centro straordinario per chi ama la natura

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di Franco Laratta
27 marzo 2023
13:15

Il posto è fra i più belli e suggestivi d’Italia: il Parco Nazionale del Pollino. Montagne fantastiche, piante autoctone, panorami di inusitata bellezza, un paesaggio antico di 200 milioni di anni. Così seducente che ti confonde, facendoti sentire una formica al cospetto della straordinaria potenza della natura. Tutto attorno è silenzio, maestoso silenzio, che ti trascina lungo le vette che svettano eleganti verso il cielo, così azzurro come pochi altri cieli! Aria frizzante, a tratti pungente, purissima, accompagna la curiosità dello smarrito viandante tra i pascoli, i prati, le rocce e le tante cascate.

In questo contesto così incantevole si trova la Catasta Pollino. Nome originale per qualcosa che a prima vista non sembra nemmeno tanto elegante. Ma poi scopri che si tratta del primo hub turistico e della cultura del Parco Nazionale del Pollino. Forse tra i pochissimi del Sud Italia. Un modo nuovo di fare impresa, fra arte, cultura, buona cucina. Tutto questo in un posto che si trova nella porta d’ingresso della Calabria, venendo da Nord. E quale migliore biglietto da visita ci si poteva inventare? L’inedita struttura colpisce perché presenta un’architettura che non ti aspetti: una catasta di legna, come dice il nome stesso. Ed è uno sforzo interpretativo che lascia presagire che qui tutto è impostato attorno a criteri di autenticità, semplicità, natura. A confronto, l’adiacente e rinnovata autostrada del Mediterraneo sembra roba di un altro pianeta. La Catasta si isola e ti isola dal mondo esterno, aprendo le porte di questa straordinaria regione, ricca di millenaria cultura, di storia, tradizioni e tanti tesori da scoprire e valorizzare.


In questi pochi anni di vita, la Catasta è rapidamente divenuta un luogo di accoglienza, di finissimo ristoro, uno scrigno delle eccellenze agroalimentari del Pollino. Ci si perde tra arte, cultura, tradizioni, cucina tipica e in una… catasta di purezza e di superba accoglienza.

Siamo a Morano Calabro, sullo spiazzo di Campotenese, un posto dove è stata scritta una importante pagina di storia. Qui infatti si è combattuta la “battaglia di Campotenese” tra l’esercito napoleonico di Napoli e l’esercito borbonico. Era il 9 marzo del 1806. Com’è finita quell’ardua battaglia? Alla Catasta ve lo sapranno dire. Come vi diranno anche dell’architetto della Catasta, il notissimo Mario Cucinella, che per il Parco del Pollino ha progettato un volume dalla forma geometrica esterna “a triangolo” e con le forme interne curve che ricordano le cataste di legna dei montanari. È lo stesso progettista a spiegare che si tratta di “Una forma ancestrale nella quale il disegno del controsoffitto riprende il profilo delle montagne del Pollino”.

Sarà realizzato uno “Uno spazio per la comunità” con la progettazione ecosostenibile, fatta di particolari criteri energetici: «Sarà a zero consumo di energia e utilizzerà come fonte termica la geotermia, il fotovoltaico e il solare termico».

L’anima della Catasta sono Giovanni Gagliardi che si occupa di progettazione di contenuti, eventi e format di comunicazione per le imprese e i consorzi del comparto agroalimentare, Donato Sabatella, esperto di amministrazione, finanza e sviluppo di progetti complessi nella green economy da sempre attivo nel mondo dell'associazionismo, capo scout in Agesci; Manuela Laiacona, giornalista enogastronomica, collabora con testate nazionali generaliste e di settore, è specializzata in marketing e comunicazione collabora con aziende del settore agroalimentare; Sergio Senatore, ingegnere meccanico, PhD in Sistemi Energetici, direttore tecnico di progetti nel settore della produzione energetica da fonti rinnovabili. Il progetto che hanno lanciato punta a promuovere le specificità locali (umane, culturali, naturalistiche) e renderle accessibili al visitatore e fruitore del centro secondo una logica di marketing territoriale. L’obiettivo è fare rete, perché è il modo migliore per far crescere un territorio. Con questa logica, intendono contribuire a potenziare la vocazione turistica del Parco, a stimolare l'economia del turismo locale promuovendo il Pollino attraverso un'offerta turistico-esperienziale integrata e coerente.

Sapere, sapori, profumi, storia, cultura e tradizioni fanno di Catasta Pollino un centro straordinario per chi ama la natura, la vive, la scopre passo dopo passo. E la rispetta esaltandone le sue incantevoli bellezze.

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