È in corso un tentativo di truffa informatica che coinvolge migliaia di cittadini italiani. Stavolta l’inganno passa da una falsa email apparentemente inviata dal ministero della Salute, che invita l’utente a cliccare su un link per “mantenere attivo l’accesso” al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse). Ma è tutto falso.

A lanciare l’allarme è lo stesso Ministero, che sul proprio sito istituzionale ha pubblicato un avviso urgente: «Non esiste alcuna comunicazione ufficiale inviata via email in merito al Fascicolo Sanitario Elettronico. Le email che stanno circolando sono fraudolente e hanno lo scopo di rubare dati personali e finanziari».

Nel messaggio truffaldino, scritto con toni allarmanti, si invita l’utente ad accedere a un link e inserire un “codice identificativo” ricevuto via mail. Una volta cliccato il collegamento, ci si ritrova su una pagina web graficamente molto simile a quella ufficiale del Ministero. Qui, passo dopo passo, viene chiesto di inserire dati sensibili, dal codice fiscale ai riferimenti della carta di pagamento. È il classico schema del phishing, ormai sempre più sofisticato.

«Si tratta – spiega il comunicato ufficiale – di email truffaldine, create per ingannare il cittadino e spingerlo a fornire informazioni personali riservate. È fondamentale non cliccare su nessun link, non fornire alcun dato e cancellare immediatamente il messaggio ricevuto».

Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato. Il settore sanitario, con l’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico e la digitalizzazione progressiva dei dati, è diventato uno dei bersagli preferiti della criminalità informatica. Le email contraffatte sfruttano un lessico istituzionale e grafica coerente con quella del sito ufficiale, rendendo difficile a occhi inesperti distinguere la truffa dalla comunicazione reale.

«Stanno circolando false email a nome del ministero della Salute – si legge ancora nella nota – per indurre le vittime a fornire dati personali e finanziari. I messaggi simulano comunicazioni ufficiali, ma non provengono dai canali istituzionali».

Le autorità invitano chiunque riceva un messaggio sospetto a non farsi prendere dal panico e a prestare attenzione ai dettagli: errori grammaticali, link con indirizzi web sospetti, e l’insistenza nel richiedere dati personali sono segnali da non sottovalutare.

Il Ministero ha già segnalato il caso alla Polizia postale e sta collaborando per individuare la fonte della truffa. Nel frattempo, sul sito del dicastero sono state pubblicate anche alcune schermate delle pagine fraudolente, per aiutare i cittadini a riconoscerle.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno strumento prezioso per la gestione della salute, ma proprio per la sua importanza è diventato un’esca perfetta per i cybercriminali. La raccomandazione è una sola: se ricevete una email che vi invita ad aggiornare o mantenere attivo il Fse cliccando su un link, non fatelo. È una trappola.