Governo Meloni

Il Consiglio dei ministri approva Nadef e decreto migranti: ecco le nuove misure

Stretta sulle espulsioni e sul fenomeno dei falsi minorenni. Riguardo alla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, Giorgetti assicura: «Confermeremo interventi per redditi bassi e taglio del cuneo». E sul Ponte: «Primo stanziamento nel 2024»

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di Redazione
27 settembre 2023
22:04
Palazzo Chigi, sede del Governo
Palazzo Chigi, sede del Governo

Si è riunito oggi a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. È stata approvata la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef), passaggio chiave verso la Manovra 2024. Via libera inoltre al decreto migranti che contiene una stretta sulle espulsioni e sul fenomeno dei falsi minorenni ed aumenta di 400 unità il contingente militare dell'operazione Strade sicure.

Giorgetti: «Confermati interventi per redditi bassi e taglio del cuneo»

Il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha inviato alla Commissione europea la lettera con i dati della Nadef 2023. «Per l'anno prossimo abbiamo posto l'asticella del deficit al 4,3%, dovrebbe permetterci di confermare interventi indispensabili a beneficio dei redditi medio bassi, in particolare il taglio cuneo e misure premiali per la natalità oltre a stanziamenti significativi per rinnovo del contratto del pubblico impiego», ha detto Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa. «Riteniamo di aver fatto le cose giuste», e di essere nella cornice delle regole europee. «Non rispettiamo il 3% del deficit ma la situazione complessiva non induce a ritenere di fare politiche procicliche che alimentano la recessione e quindi l'asticella si sposta a un livello di ragionevolezza», ha aggiunto.


Nella Nadef il governo indica un'impostazione di bilancio «all'insegna della serietà e del buon senso». Saranno confermati, secondo quanto si apprende, gli aiuti alle famiglie con redditi medio bassi e il taglio del cuneo. Nella Nadef approvata oggi in Cdm, e che approderà in Aula alla Camera l'11 ottobre, «abbiamo dovuto rivedere le stime sulla crescita di quest'anno allo 0,8%, e anche le stime per l'anno prossimo - ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso -. Questo è un governo responsabile e pragmatico, ben consapevole che la prima questione è mantenere sostenibile il debito pubblico così elevato».

Giorgetti: «Per il Ponte primo stanziamento nel 2024»

Nel corso della conferenza stampa, Giorgetti ha parlato anche di Ponte sullo Stretto: «Nel 2024 ci sarà un primo stanziamento, connesso all'effettivo allestimento del cantiere», ha detto presentando la Nadef. «Il fondo opere infrastrutturali finanzierà come altre infrastrutture anche il Ponte sullo Stretto. Il profilo temporale e l'impegno economico dipendono da quello del progetto e i relativi stati di avanzamento. Il ministero delle Infrastrutture ha trasmesso la scadenza temporale dell'impegno».

Il decreto migranti: cosa prevede

Il decreto migranti approvato dal Consiglio dei ministri, spiegano fonti di governo, «prevede la possibilità di svolgere più rapidamente gli accertamenti per verificare l'età del minore straniero non accompagnato». Gli accertamenti sono autorizzati dalla Procura dei minorenni. «Se l'età dichiarata non corrisponde al vero - aggiungono - lo straniero è condannato per falsa attestazione. La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall'espulsione dal territorio nazionale».

Se lo straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale (domanda reiterata) durante l'esecuzione di un provvedimento di espulsione, il presidente della Commissione territoriale, in composizione monocratica, valuta preliminarmente e immediatamente l'eventuale inammissibilità della domanda reiterata di protezione internazionale. Lo prevede il decreto legge sui migranti approvato dal Cdm. «In questo modo - segnalano fonti di governo - si contrasta la pratica delle domande di asilo pretestuose e dilatorie».

«Finora solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite subito nel sistema di accoglienza di secondo livello. Per tutte le altre, la normativa prevedeva lo stesso identico trattamento degli uomini adulti. Il decreto corregge questa grave anomalia e garantisce a tutte le donne migranti, dunque non più solo a quelle in stato di gravidanza, l'accesso nelle strutture di maggiore tutela». Lo fanno sapere fonti di Governo, dopo l'approvazione del provvedimento.

Piantedosi: «Avere più Cpr è fondamentale»

Sui minori «non deroghiamo alle tutele. Semplicemente viene previsto che in caso di rilevante afflusso e indisponibilità di strutture, il prefetto possa disporre la permanenza provvisoria per un periodo non superiore a 90 giorni» nei centri ordinari, ma «non vengono meno le tutele ed il trattamento differenziato per il sedicente minore». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al termine del Cdm che ha approvato il nuovo decreto sull'immigrazione.

E ancora: «Già quest'anno, a legislazione vigente, registriamo il 20-30% in più di espulsioni rispetto allo scorso anno. L'espansione della rete dei Cpr è fondamentale: c'è bisogno di strutture di trattenimento, dove finiscono persone che hanno condizioni di pericolosità convalidate dall'autorità giudiziaria. Abbiamo 4 anni di lavoro davanti e confidiamo che i numeri delle espulsioni saranno crescenti», ha aggiunto.

Il commento di Nordio sul decreto migranti

«È stata celebrata la figura del presidente Napolitano e giustamente la sua opera come ministro dell'Interno. La prima normativa sulla disciplina dell'Immigrazione è la legge Turco Napolitano. Abbiamo assistito ad un fallimento normativo negli ultimi 25 anni, interveniamo ora in modo efficace. Finora abbiamo prodotto norme e carte, ma quanti dovevano essere espulsi venivano raggiunti da un provvedimento cartaceo, ineseguito. Questo decreto viene fatto nel rispetto della normativa internazionale europea e direi anche dell'etica. Anzi sui minori c'è una maggiorazione di tutele nei loro confronti». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio al termine del Cdm.

400 militari in più nelle stazioni

«Torna l'operazione #StradeSicure, cancellata in questi anni dalla sinistra. Approvato in Consiglio dei Ministri il piano che porterà 400 ulteriori militari a presidio nelle stazioni ferroviarie italiane. Meno criminalità e violenza, più controlli e sicurezza: avanti così». Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini sul social network X.

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