C’è una nuova generazione di droghe che non si compra per strada ma si ordina online, spesso con un click. Sono le nuove sostanze psicoattive, note come NPS: molecole create in laboratorio per imitare gli effetti delle droghe tradizionali, ma con una potenza e una tossicità che possono essere anche dieci volte superiori. A produrle sono laboratori clandestini che modificano la struttura chimica delle sostanze già note per eludere i controlli e venderle come prodotti “legali”. In realtà, sono miscele micidiali, distribuite su Telegram, nel dark web e in circuiti paralleli, confezionate in forme sempre più accattivanti per i più giovani.

La responsabile del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità, Simona Pichini, parla di una minaccia reale: «Le NPS sono presenti in Italia da oltre vent’anni e rappresentano un pericolo crescente, soprattutto perché vengono vendute come caramelle, snack o liquidi per svapo. I ragazzi spesso non sanno cosa stanno assumendo né quali sostanze siano state mischiate». Il risultato è una roulette russa chimica, dove la prima assunzione può essere anche l’ultima.

I casi di intossicazione grave aumentano e coinvolgono sempre più adolescenti. I catinoni sintetici, per esempio, mimano gli effetti della cocaina e delle amfetamine ma provocano tachicardia, convulsioni, stati di agitazione e arresto respiratorio. I cannabinoidi sintetici e semisintetici vengono spacciati come “erba legale”, ma il loro impatto sull’organismo è devastante: alterano il battito cardiaco, la percezione, la temperatura corporea. Alcuni di questi composti, come l’HHC o lo Spice, vengono inseriti in biscotti, ovetti di cioccolato o patatine venduti su internet, pronti a finire nelle mani di minorenni.

A preoccupare di più sono però gli oppioidi sintetici come il fentanyl e i suoi derivati, che hanno un effetto diretto sul sistema respiratorio e possono causare la morte in pochi minuti. L’antidoto usato per l’eroina, il naloxone, risulta in molti casi inefficace. «La potenza di queste sostanze è tale che basta una dose minima per bloccare la respirazione», spiega ancora l’ISS. «Il problema è che chi le assume spesso crede di prendere qualcos’altro».

Nel 2024, secondo la Relazione annuale sul fenomeno delle tossicodipendenze, in Italia il catinone sintetico MDPHP è stato implicato in almeno un decesso, ma i numeri reali sono probabilmente più alti. L’aspetto più inquietante è che molti di questi prodotti vengono utilizzati come adulteranti per altre droghe, rendendo imprevedibili gli effetti e impossibile ogni forma di controllo.

Dietro il fenomeno delle NPS si nasconde una rete globale di produttori, intermediari e distributori digitali. Le sostanze vengono sintetizzate in Asia, confezionate in Europa e vendute attraverso piattaforme che cambiano nome ogni settimana. Il consumatore finale resta anonimo, la tracciabilità è quasi nulla, e l’illusione di poter acquistare “in sicurezza” diventa il primo passo verso il rischio.

Ma il vero allarme riguarda la percezione sociale: le nuove droghe non hanno più l’immagine sporca e marginale delle vecchie sostanze, ma quella patinata di un prodotto alla moda, da provare “una volta per curiosità”. È su questa falsa innocenza che si gioca la partita più pericolosa. «Molti ragazzi non si rendono conto che si tratta di droghe a tutti gli effetti, con effetti devastanti sul sistema nervoso e sul cuore», avverte l’ISS. «C’è chi perde la vita alla prima assunzione perché non sa cosa è stato miscelato, in che dose o con quali altre sostanze».

Gli esperti chiedono più prevenzione e più educazione nelle scuole, campagne mirate e strumenti di analisi per chiunque sospetti di avere tra le mani qualcosa di diverso da ciò che gli è stato venduto. Reprimere non basta: serve conoscere, spiegare, avvertire. Perché dietro un ovetto di cioccolato, una svapata o un biscotto colorato può nascondersi una droga cento volte più letale di quelle che l’hanno preceduta.