La coppia brasiliana si è trasferita in Italia un paio di anni fa scegliendo il paese catanzarese per costruire una nuova vita con i due bambini. A LaC Storie un emozionante racconto di coraggio e amore
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Rodrigo Brasil è un architetto, artista e insegnante d’arte, con master in filosofia conseguito nella sua terra natia, il Brasile. Quella di trasferirsi in Italia è stata una decisione presa di comune accordo con Paula Pereira, sua moglie, ancor prima di sposarsi. Nel frattempo erano già diventati genitori e aspettavano l’arrivo della seconda bambina. La loro storia raccontata a LaC Storie (QUI LA PUNTATA). «La vita in Brasile era diventata difficile e pericolosa». Questo il motivo principale. Perché proprio l’Italia? Perché Paula vi aveva dei legami parentali e usava visitarla di tanto in tanto finché il Covid non glielo ha impedito. Ma dalla mancata possibilità di visitarla, è passata al trasferimento definitivo. Rodrigo ricorda come durante la sua infanzia fosse facile per i bambini uscire e giocare per strada. Oggi è diventato quasi impossibile data la pericolosità delle strade in una grande città come Belo Horizonte. Le strade di Maida, invece, fungono da grande parco-giochi sicuro per i suoi due bambini, tre fra poco (aspettando l’arrivo della piccola Marisa).
Altre ragioni incisive sono state la situazione economica e la perdita di rispetto e dell’educazione da parte della maggior parte dei brasiliani, riconosce Rodrigo. «La prima volta che siamo venuti in Italia abbiamo messo piede a Roma. Lì abbiamo visto i bambini, dall’età di dieci anni circa, uscire da scuola da soli. In Brasile sarebbe impossibile vedere bimbi così piccoli uscire da scuola senza la presenza dei genitori, perché è troppo pericoloso».
Conoscono la Calabria tramite l’intercessione dell’amico Fausto che ha presentato loro la Calabria come uno dei posti più belli al mondo, puntando particolare attenzione su Maida, piccolo borgo che ha colpito la coppia brasiliana per la conservazione del patrimonio storico e paesaggistico, la cordialità e l’educazione degli abitanti, la facilità con cui instaurare rapporti di amicizia sinceri, la sicurezza per le strade, e la tranquillità del posto, tanto da spingerli a comprare casa e mettere radici qui, dove non si è persa la dimensione umana. «Ho vissuto tante avventure in Brasile, ho girato molto, ho conosciuto tanto. Ma ora non mi manca. Poi è anche vero che qui posso trovare qualcosa di familiare, considerato che a livello paesaggistico la mia zona di origine è simile a quella calabrese.»
La similarità paesaggistica è immortalata anche in qualcuna delle sue opere, che si appresta a spiegare durante il corso puntata. Molte delle immagini scelte da Saverio Caracciolo, curatore del format LaC Storie, fanno vedere il talento di Rodrigo, tanto sulle tele già completate, quanto su quelle che sta ultimando davanti alla telecamera.
Nonostante sia pittorica, Rodrigo avvicina la sua arte a quella scultorea nel modo di fare: «Prima si fa la forma preliminare, poi piano piano si sistema fino ad arrivare alla forma giusta. Bisogna guardare con cura per capire cosa manca. Il quadro è un racconto ed è necessario capire cosa inserire al suo interno».
Deve il perfezionamento delle sue abilità alla mamma, che ha supportato le sue aspirazioni da quando era piccolo accompagnandolo a diversi corsi di pittura. Al momento dell’iscrizione agli studi, però, ha optato per il corso di Architettura, ma progetto dopo progetto si è reso conto della mancanza di arte nel suo lavoro. Così ha partecipato a un concorso importante in Brasile, uscendone vincitore grazie alla bellezza dei suoi quadri. Per le sue opere, fonte di ispirazione sono correnti come il Fauvismo e l’Espressionismo e usa gli acrilici per essere più veloce.
Sposa Paula nel 2023, sei mesi prima di venire in Italia. Ed è stata proprio l’arte a unirli, gettando le basi per far scoccare la scintilla a una delle fiere organizzate da Rodrigo con la sua scuola d’arte. Da sconosciuta, Paula diventa la ragazza che chiede di partecipare a una delle fiere di Rodrigo, fino a diventare, nel tempo, la sua ragazza. E poi sua moglie.
Rodrigo continua a mantenere viva la sua passione per l’arte, affinando in aggiunta le sue capacità manuali in lavori da muratore e falegname, grazie alle quali sta completando la casa che ha comprato insieme a Paula.
Paula è una illustratrice e si serve prevalentemente degli acquerelli. In Brasile ha illustrato libri, per diverse età, con titoli quali “Nel principio” o ”I numeri parlanti”. Il volto di “nonna” Teresa è stato pioniere per i lavori realizzati da Paula a Maida, realizzato in occasione di una mostra sul paesino come ringraziamento per la grande accoglienza che ha avuto nei confronti di tutta la sua famiglia durante il primo Natale in Italia, simbolo di accoglienza che caratterizza l’intero borgo. Paula si commuove nel confidare che la signora Teresa ha apprezzato immensamente il suo ritratto, tanto da richiederlo come foto al cimitero - quando sarebbe servito - perché voleva che la si ricordasse esattamente come l’ha raccontata lei con i suoi colori.
La loro scuola in Brasile continua a ingranare, con un socio che se ne prende cura di persona e le classi virtuali tenute dall’Italia dalla coppia. Ma l’Italia ormai è il loro posto. «Mi sembra di vivere un grande sogno - dice Rodrigo - sta andando tutto come lo avevamo progettato prima di partire». E a questo loro sogno rende onore impegnandosi a restare qui, apprezzando la terra che lo ha accolto senza farlo sentire straniero, dedicandole le sue doti artistiche tra più di quindici opere che la ritraggono in tutta la sua meraviglia e performance live con la sua band creata con altri italiani, che lui considera amici stretti.