Il ritorno di Cosa nostra: 46 arresti. In manette anche l’erede di Totò Riina

Il gioielliere 80enne  sarebbe stato designato al vertice della commissione provinciale che da anni ormai aveva smesso di riunirsi, segno che i clan avevano scelto di tornare alla struttura unitaria di un tempo

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4 dicembre 2018
08:07
L’operazione condotta dai carabinieri in Sicilia
L’operazione condotta dai carabinieri in Sicilia

Cosa nostra, dopo anni, aveva ricostruito la storica Cupola. Emerge da una indagine della dda di Palermo che ha disposto il fermo di 46 persone tra cui il nuovo capo dell'organizzazione. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri del comando provinciale. Le accuse per gli indagati sono di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, porto abusivo di armi, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa.


Tra i fermati anche Settimino Mineo,
80 anni, ufficialmente gioielliere, un "curriculum" mafioso di decenni, nuovo capo di Cosa nostra. Dopo la morte del boss Totò Riina, sarebbe stato designato al vertice della commissione provinciale che da anni ormai aveva smesso di riunirsi, segno che i clan avevano scelto di tornare alla struttura unitaria di un tempo. Già condannato a 5 anni al maxi processo istruito da Giovanni Falcone – come ricorda l’ansa -  fu riarrestato 12 anni fa per poi tornare in libertà dopo una condanna a 11 anni.

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