L’anniversario

163 anni dall’Unità d’Italia, Mattarella: «Istituzioni diano per prime esempio di collaborazione e responsabilità»

Il Presidente della Repubblica ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto all'Altare della Patria e incontrato le più alte cariche dello Stato. Sulle guerre in atto: «Minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale, vanno fermate»

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di Redazione Politica
17 marzo 2024
15:50
Il Presidente Mattarella e il ministro Crosetto all’Altare della Patria
Il Presidente Mattarella e il ministro Crosetto all’Altare della Patria

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto all'Altare della Patria, in occasione della Festa dell'Unità Nazionale. Oggi, infatti, 17 marzo, si celebra il 163° anniversario dell'Unità d'Italia.
Dopo aver passato in rassegna i reparti delle forze armate schierati, e aver ascoltato l'inno nazionale accanto al presidente del Senato Ignazio La Russa, a quello della Camera Lorenzo Fontana, alla premier Giorgia Meloni e al presidente della corte costituzionale Augusto Barbera, Mattarella si è fermato in raccoglimento al Milite Ignoto. Al termine della cerimonia Mattarella ha salutato le alte cariche dello Stato.

«Oggi, Costituzione, Inno degli Italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica Italiana. Più vero sarà l'ideale della nostra unità, più ricco di opportunità sarà l'avvenire del popolo italiano. Le Istituzioni sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilità, di unione nel servizio al bene comune», ha detto il presidente della Repubblica in un passaggio della sua dichiarazione.


«I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l'Europa nei secoli scorsi hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora», ha aggiunto il Capo dello Stato . «La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinché si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo», ha poi concluso Mattarella.

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