Il caso

«Mattarella non è il mio presidente», il carabiniere (subito trasferito e indagato) chiede scusa

Durante il sit in pro Palestina a Milano, il militare 54enne ha risposto così a una manifestante. L'Arma ha informato l'autorità giudiziaria e adottato provvedimenti anche di natura disciplinari

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di Redazione
30 gennaio 2024
13:48
La manifestante a cui si è rivolto il carabiniere
La manifestante a cui si è rivolto il carabiniere

«Il presidente della Repubblica è il mio simbolo. Mi sono ritrovato a dire una frase stupida e non pensata veramente, sono mortificato. Chiedo scusa, la mia priorità era togliere una signora anziana da problemi causati da eventuali cariche». È quanto ha detto G.M., 54 anni, il carabiniere maresciallo capo che che sabato scorso a Milano durante il sit in pro Palestina, rispondendo ad una manifestante, aveva detto di non riconoscere il presidente Mattarella.

«Dovevamo caricare, avevo pensato di immedesimarmi in quella signora anziana di fronte a me per poi portarla dietro al cordone delle forze dell'ordine e metterla in protezione, visto che la situazione in piazza si stava scaldando», ha spiegato G.M.


L'anziana era Franca Caffa - novantaquattrenne ex consigliera comunale del Prc, fondatrice del comitato inquilini Molise-Calvairate-Ponti - che durante la manifestazione ha chiesto al carabiniere «Cosa ha detto Mattarella?». «Con tutto il rispetto signora, non è il mio presidente», la risposta del militare. «Non l'ho votato, non l'ho scelto io, non lo riconosco». Frasi catturate da un video che è subito diventato virale. 

L'Arma ha informato anche l'autorità giudiziaria ordinaria e quella militare dell'episodio, disponendo il trasferimento immediato del militare ad un incarico non operativo. Oltre ad adottare i provvedimenti necessari anche di natura disciplinare.

La Procura di Milano inoltre aprirà un fascicolo di indagine. Dell'episodio è stato informato direttamente il procuratore di Milano Marcello Viola ed è attesa in Procura un'informativa dei carabinieri e dovrà essere analizzato il video. Poi sarà iscritto il fascicolo a carico del militare. Si può ipotizzare al momento il reato di "offesa all'onore o al prestigio del presidente della Repubblica", ma i pm dovranno fare valutazioni a seguito dell'informativa.


   

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