Si è concluso con una condanna a oltre nove anni di reclusione il processo celebrato dinnanzi al Tribunale Militare di Napoli (presieduto da giudice Filippo Verrone) che ha visto imputato il brigadiere dei Carabinieri Tommaso Tafuro, accusato di peculato militare continuato pluriaggravato per essersi appropriato di circa due milioni di euro dalle casse del Comando Legione Carabinieri Campania. Il caso risale al 2021 quando il sottufficiale subentrato a Tafuro andato in pensione si accorse che i conti non quadravano.

Dalle indagini risultarono 78 assegni indebitamente incassati dall'imputato.
Il collegio giudicante composto dal presidente della seconda sezione del Tribunale Militare di Napoli Fabio Dente e dai giudici a latere Gaetano Carlizzi e capitano Francesco Morfino, dopo la requisitoria del pubblico ministero, ha condannato a nove anni, un mese e 15 giorni di reclusione militare, oltre al pagamento delle spese processuali.
 

Tafuro è stato anche degradato e condannato al pagamento delle spese dell'Amministrazione della Difesa costituitasi parte civile attraverso l'Avvocatura Distrettuale dello Stato: quest'ultima ha chiesto di condannare l'imputato alla refusione dei danni quantificati in due milioni di euro, sotto il profilo patrimoniale, e in cinquecentomila euro sotto il profilo dei pregiudizi all'immagine della Amministrazione Difesa.