Rafforzamento del sistema della formazione superiore e della ricerca puntando su investimenti strutturali, stabilizzazione del personale precario soprattutto del Cnr, tutela della sicurezza e rilancio del Mezzogiorno. Sono alcuni dei punti qualificanti il Decreto Università che da oggi, dopo essere approvato alla Camera, è diventato legge.

"Con l'approvazione definitiva di questo decreto - dichiara il ministro ministro per l'Università e la ricerca Anna Maria Bernini - mettiamo a disposizione del sistema universitario e della ricerca italiana oltre 300 milioni di euro di investimenti mirati. Si tratta di una svolta concreta che dimostra la centralità strategica che attribuiamo alla scienza e all'innovazione per la competitività del nostro Paese.

Dai 160 milioni per potenziare le infrastrutture scientifiche ai 150 milioni per il Piano Ricerca Sud, stiamo costruendo un ecosistema della ricerca più solido e inclusivo. Grazie a questi investimenti, l'Italia si afferma come protagonista della ricerca internazionale e un polo di attrazione per nuovi talenti" Il decreto prevede che il Mur promuova e finanzi, attraverso apposite risorse, l'attività scientifica e tecnologica degli Enti vigilati e, in particolare, specifici programmi e progetti, anche congiunti, nonché le infrastrutture di ricerca e le collaborazioni nazionali e internazionali.

L'intervento premia le linee progettuali, attraverso l'assegnazione di parte delle risorse del Foe, che promuovono l'innovazione e il progresso tecnologico della ricerca. Per l'attuazione è autorizzata la spesa di 40 milioni per l'anno 2025 e 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027. Nel decreto è prevista anche la proroga degli incarichi dei direttori degli Uffici scolastici regionali fino al 31 ottobre 2025, per assicurare continuità amministrativa in attesa di nuove nomine. Non solo, il ministero potrà bandire una o più procedure concorsuali per assumere personale a tempo indeterminato, semplificando le procedure concorsuali.

La disposizione prevede, inoltre, un incremento della dotazione finanziaria destinata al personale estraneo alla pubblica amministrazione di supporto agli Uffici di diretta collaborazione del ministro per un importo pari a 150.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026, 2027 "per far fronte alle molteplici e accresciute esigenze, anche in relazione agli obiettivi previsti del Pnrr, connesse alla realizzazione degli indirizzi strategici del ministro".

Un capitolo importante riguarda il Mezzogiorno: 150 milioni di euro saranno destinati al potenziamento del Piano Nazionale Ricerca per lo Sviluppo del Sud 2021-2027 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per "rendere il Sud Italia un polo d'eccellenza per la ricerca scientifica e tecnologica, rafforzando la collaborazione tra università, imprese e istituzioni locali". Risorse che potrebbero avere ricadute dirette anche sul sistema sanitario del territorio. Il decreto stabilizza inoltre l'estensione della copertura assicurativa Inail contro infortuni e malattie professionali per tutti i soggetti coinvolti nel sistema dell'istruzione e della formazione, inclusi studenti, docenti e personale scolastico.

Tra le altre disposizioni, la legge proroga al 31 dicembre 2025 il mandato dei componenti del Consiglio Universitario Nazionale (Cun) per permettere di completare la riforma dell'organo. Garantito infine l'accesso alla professione per gli educatori nei servizi per l'infanzia immatricolati entro l'anno accademico 2018/2019 nelle classi di laurea in Scienze dell'Educazione (L-19) e Scienze della Formazione Primaria (LM-85bis), tutelando chi aveva intrapreso percorsi di studio poi superati dal nuovo quadro normativo.