Il rapporto

Scuola, Visco (Banca d’Italia): «Non rassegniamoci ai deludenti risultati degli studenti del Sud»

Il Governatore è intervenuto durante il rapporto sui divari del Mezzogiorno: «Non è questione di capacità di intelletto, ma solo di organizzazione». E difende i test Invalsi

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di Redazione
20 giugno 2022
10:45
Ignazio Visco
Ignazio Visco

«Non possiamo assistere con rassegnazione ai deludenti risultati degli studenti del Sud» che incidono «sulle loro capacità di proseguire sui livelli più elevati di istruzione, sulle possibilità di impiego e crescita culturale», serve «un'azione concreta per il contrasto al più ingiusto dei divari» fra Nord e Sud.

Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco intervenendo al rapporto della Banca d'Italia sui divari del Mezzogiorno. Visco, nato a Napoli e da sempre attento alle dinamiche dell'istruzione e della conoscenza, ha poi difeso il test Invalsi (che mostra gravi differenze fra le due aree del paese) «si legge spesso sui giornali e da specialisti della materia che i test sono in fondo quantitativi e sono numeri e che non bisogna crederci. È sbagliato, i test sono fondamentali come punto di partenza per capire le differenze. Come è possibile che i giovani del Nord e del Sud abbiano risultati così diversi? Non c'è una minore capacità intellettiva, anzi buona parte del (sistema di istruzione ndr) del Centro Nord è gestita da persone del Sud e delle Isole, ma organizzativo». 


«Credo che questo sia il problema fondamentale e bisogna muovere con decisione per rimuovere questo divario. Anche le università del Mezzogiorno devono essere sostenute per un necessario percorso di miglioramento».

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