98esimo giorno di guerra

Ucraina, Putin punta al controllo del Donbass. A Severodonetsk colpita una fabbrica chimica - LIVE

Intanto in queste ore il presidente degli Stati Uniti, Biden ha reso noto che verranno forniti agli ucraini «sistemi missilistici e munizioni più avanzati, che consentiranno di colpire con maggiore precisione obiettivi chiave sul campo di battaglia»

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1 giugno 2022
07:00
Soldati russi in Ucraina, foto ansa
Soldati russi in Ucraina, foto ansa

Mentre Severodonetsk è sempre più stretta nella morsa dei russi, che ormai controllano la maggior parte della città e dove è stata colpita anche la fabbrica chimica Azot, l'ordine di Vladimir Putin arriva perentorio a spingere l'avanzata delle sue truppe, sempre più determinate ad assumere il controllo delle intere regioni di Lugansk e Donetsk.

Il comando inviato dal Cremlino, rivelato dagli 007 ucraini, chiarisce una volta di più le attuali priorità strategiche dell'offensiva, che dopo quasi cento giorni appare a un punto di svolta: la conquista dei territori da cui tutto è partito, con il riconoscimento da parte di Mosca delle repubbliche separatiste alla vigilia del conflitto, potrebbe far dichiarare al presidente russo missione compiuta, convincendolo a sedersi infine al tavolo delle trattative per chiudere le ostilità. A Severodonetsk, l'avanzata sembra ormai irrefrenabile. «La maggior parte» della città è ormai in mani nemiche, ha ammesso dopo un'altra giornata di intensi combattimenti strada per strada il governatore Sehiy Gaidai, spiegando che il 90% degli edifici privati è stato distrutto o danneggiato. «La situazione nella direzione del Donbass è molto complicata. Severodonetsk, Lysychansk, Kurakhove sono ora l'epicentro dello scontro», ha detto in un discorso video sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dall'Ukrainska Pravda.


1 GIUGNO

18.15 - L'Ungheria chiede di escludere Kirill dalla lista nera Ue

L'Ungheria, a quanto si apprende da fonti europee, nel corso della riunione degli ambasciatori dei 27 convocata per approvare il sesto pacchetto di sanzioni, ha chiesto di escludere il patriarca russo Kirill dalla lista nera aggiornata dell'Ue. Nello schema delle sanzioni finito sul tavolo della riunione Kirill e altre personalità russe sono state aggiunte alla black list stilata dall'Ue nei confronti di persone e entità ritenute coinvolte nell'invasione russa dell'Ucraina.

17.45 - Weber: «Da Draghi fermo sostegno adesione dell'Ucraina alla Ue»

«Il premier Mario Draghi è il leader europeo che ha dichiarato chiaramente il forte sostegno dell'Italia alla concessione di status di Paese candidato all'Ue per l'Ucraina». Lo ha dichiarato il neo presidente del Partito popolare europeo (Ppe), Manfred Weber, in un'intervista all'Agi.

16.00 - Aumento dei prezzi negli Usa, Dimon: «Si rischia l'arrivo di un uragano economico»

L'aumento dei prezzi del petrolio innescato dalla guerra in Ucraina e il rialzo dei tassi di interesse rischiano di provocare "un uragano nell'economia" statunitense, secondo Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan Chase & Co. Il manager ha affermato di non sapere "se la tempesta sarà minore o grave", ma che "sta arrivando", in un frangente in cui la Fed e il governo allentano il sostegno economico fornito durante la pandemia e si fanno sentire le conseguenze del conflitto in Ucraina.

15.30 - Ferito leader separatista Pushilin

Denis Pushilin, leader dell'autoproclamata Repubblica filorussa di Donetsk, è stato ferito a Liman. Lo ha detto Viktor Andrusiv, consigliere del Ministro dell'Interno ucraino. Non è chiara né la natura né la gravità delle ferite.

10.56 - «La Russia ora controlla ora il 70% di Severodonetsk»

«La Russia ora controlla ora il 70% di Severodonetsk, nell'Ucraina orientale. Le truppe di Kiev si sono ritirate verso posizioni più protette e una parte continua a combattere dentro la città», afferma il capo dell'amministrazione militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai citato dal Guardian. Severodonetsk è in questi giorni l'obiettivo principale dell'attacco russo poichè rappresenta un punto-chiave se si vuole controllare il Donbass. Gaidai ha aggiunto che «Lysychansk è completamente sotto il controllo ucraino. Tutti gli insediamenti liberi della regione di Lugansk sono costantemente sotto tiro e l'evacuazione è sospesa».

14.45 - I russi sono entrati nel centro di Severodonetsk

«Gli scontri continuano. Il nemico ha raggiunto il centro di Severodonetsk e sta cercando di prendere piede lì». Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato da Unian. «Ora il nemico ha concentrato lì le sue massime riserve per raggiungere il confine della regione di Lugansk. Il loro principale obiettivo tattico ora è prendere il pieno controllo della città di Severodonetsk. Vogliono anche circondare Lysychansk», ha aggiunto il portavoce di Kiev.

10.45- Israele: «Da noi sostegno sanitario»

«Abbiamo condannato questa guerra e abbiamo sostenuto l'Ucraina con attrezzatura medica e anche dall'ambasciata di Roma abbiamo inviato a Leopoli, all'ospedale, sei enormi generatori». Lo ha detto l’ambasciatore d’Israele in Italia, Dror Eydar, oggi a Cosenza, parlando della guerra in Ucraina. «Ci sono - ha aggiunto - due imperi, America e Unione Europea. Israele è piccolo, ma facciamo ciò che possiamo fare. Altri tiranni del mondo stanno guardando a questa guerra e stanno imparando».

10.34 - La Russia valuta «in modo estremamente negativo» il nuovo pacchetto di sostegno militare degli Usa all'Ucraina

La Russia valuta «in modo estremamente negativo» il nuovo pacchetto di sostegno militare degli Usa all'Ucraina: lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Serghiei Ryabkov, all'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. Il presidente americano Joe Biden ha affermato che gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina sistemi missilistici «più avanzati» per colpire «obiettivi strategici». «Lo consideriamo un fatto puramente negativo, perché inutili sono i tentativi di presentare la decisione come contenente un elemento di "autocontrollo», ha detto il vice ministro russo a Ria Novosti.

9.35 - oltre 30mila soldati russi uccisi in Ucraina

Sono circa 30.700 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che dopo 98 giorni di conflitto si registrano anche 208 caccia, 175 elicotteri e 519 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.361 carri armati russi, 659 pezzi di artiglieria, 3.343 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 120 missili da crociera e 13 navi.

09.00 - Kiev: «4 civili uccisi in attacchi in area Severodonetsk»

«Quattro civili sono rimasti uccisi e dieci feriti durante i bombardamenti dell'esercito russo nella notte a Severodonetsk, Slovyansk e Raigorodka, nell'Ucraina orientale». Lo ha annunciato lo Stato maggiore ucraino chiarendo che il bilancio delle vittime non è definitivo, riporta Unian.

7.55 - Esercitazioni nucleari a Mosca

Le forze nucleari russe stanno svolgendo esercitazioni nella provincia di Ivanovo, a nordest di Mosca. Lo riporta oggi l'agenzia di stampa Interfax, citando il ministero della Difesa russo. Circa 1.000 militari si stanno esercitando in manovre intensive utilizzando oltre 100 veicoli tra cui i lanciamissili balistici intercontinentali Yars, ha affermato il dicastero.

5.50 – Zelensky: «Ucraina perde dai 60 ai 100 soldati al giorno»

L'Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al canale americano Newsmax. «La situazione nell'est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo dai 60 ai 100 soldati e contiamo qualcosa come 500 feriti in combattimento», ha detto Zelensky.

6.30 – Biden: «Invieremo sistemi missilistici avanzati»

 Gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina sistemi missilistici «più avanzati» per colpire «obiettivi strategici». Lo ha annunciato il presidente americano Joe Biden. In un lungo editoriale sul New York Times dal titolo 'Che cosa l'America farà e che cosa non farà in Ucraina', il presidente ricorda tutte le armi che gli Usa hanno inviato a Kiev dall'inizio dell'invasione della Russia il 24 febbraio. «L'obiettivo dell'America è semplice: vogliamo vedere un'Ucraina democratica, indipendente, sovrana e prospera con i mezzi per scoraggiare e difendersi da ulteriori aggressioni», scrive Biden per poi annunciare: «Ecco perché ho deciso che forniremo agli ucraini sistemi missilistici e munizioni più avanzati, che consentiranno loro di colpire con maggiore precisione obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina». Il presidente americano tuttavia non precisa se si tratti di quei missili a lungo raggio che solo due giorni fa, e nelle ultime ore di nuovo la Casa Bianca, aveva smentito di voler inviare a Kiev.
La cronaca della giornata del 31 maggio

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