97esimo giorno di guerra

L’Ue raggiunge l’accordo: stop al petrolio russo ma solo via mare. Per Kiev altri 9 miliardi di aiuti - LIVE

Trovata l'intesa a Bruxelles, l'embargo al momento non interesserà le forniture di greggio tramite oleodotto e il premier ungherese Orban esulta

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di Redazione
31 maggio 2022
07:38
La riunione del Consiglio europeo
La riunione del Consiglio europeo

L'Unione europea ha trovato un accordo sull'embargo al petrolio russo. L'annuncio dell'intesa raggiunta a Bruxelles arriva dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. «Raggiunto l'accordo per vietare l'esportazione di petrolio russo nell'Ue. Copre immediatamente più di 2/3 delle importazioni di petrolio dalla Russia, tagliando un'enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra. Massima pressione sulla Russia per porre fine alla guerra», scrive su Twitter.

Le forniture via oleodotto sono temporaneamente escluse dall'embargo del petrolio russo, spiega poi il presidente del Consiglio europeo. In questa prima fase, infatti, è interessato dall'embargo solo il greggio che arriva via mare. «È stato raggiunto un accordo. L'Ungheria è esente dall'embargo petrolifero», ha scritto su Facebook il premier ungherese Viktor Orban, esultando per la temporanea esenzione dall'embargo sul petrolio russo per i paesi senza sbocco al mare. Resta esente anche la Repubblica Ceca.


Il pacchetto di sanzioni approvato a Bruxelles, spiega ancora Michel, «include altre misure incisive: esclusione dal sistema swift della più grande banca russa Sberbank, vietate altre tre emittenti statali russe e sanzionate le persone responsabili di crimini di guerra in Ucraina». La Commissione europea, scrive in un altro tweet, «continuerà ad aiutare l'Ucraina con i suoi bisogni immediati di liquidità, insieme al G7. Euco è pronta a offrire a Kiev 9 miliardi di euro», un «supporto forte e concreto alla ricostruzione dell'Ucraina». Michel informa che le nuove sanzioni contro la Russia, comprendenti anche l'embargo al petrolio, saranno perfezionate mercoledì dagli ambasciatori dei Paesi membri riuniti a Bruxelles.

LA CRONACA DELLA GIORNATA 

13.14 - I russi vogliono Lugansk e Donetsk entro il primo luglio

Il presidente russo Vladimir Putin ha dato l'ordine di occupare l'intera regione di Lugansk e Donetsk entro il primo luglio. Lo riporta Channel 24, citando fonti dei servizi segreti ucraini, riferisce Unian.

12.20 - Bambini orfani di Mariupol portati via dai russi

I russi stanno portando via da Mariupol i bambini che hanno perso i genitori a causa della guerra. Durante l'evacuazione, soldati di Mosca hanno iniziato a interrogare i bambini, conducendo il cosiddetto filtraggio. Lo ha riferito il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko, riportato da Ukrinform. «Le autorità occupanti hanno avviato il processo di identificazione e raccolta dei bambini che sono rimasti soli a Mariupol. In particolare, sappiamo che circa 15 bambini che erano stati accolti dai residenti della città sono stati trasferiti dall'esercito di Mosca in un luogo non specificato», ha scritto Andryushchenko. E ha aggiunto che non ci sono ancora notizie dei «nostri orfani e bambini perduti». Intanto la Russia ha apportato modifiche alla procedura di concessione della cittadinanza, semplificando la procedura che riguarda gli orfani provenienti dall'Ucraina.

11.35 - In Ucraina due soldati russi condannati a 11 anni di reclusione

Il tribunale ucraino ha condannato due soldati russi a 11 anni e mezzo di reclusione per aver per aver colpito con missili multipli due villaggi nella regione nordorientale di Kharkiv. È la seconda sentenza di Kiev per crimini di guerra dall'inizio dell'invasione russa. Alexander Bobykin e Alexander Ivanov sono stati dichiarati colpevoli di «violazione delle leggi e delle consuetudini di guerra» al termine di un processo iniziato a metà maggio nella città di Poltava, secondo quanto riportato dall'agenzia Interfax-Ucraina, che ha affermato che i due imputati hanno «ammesso pienamente la loro colpa e si sono dichiarati pentiti».

9.55 - Borrell: «Con stop a petrolio paralizziamo la macchina da guerra di Putin»

«Come vi avevo detto ieri mattina, stavamo per raggiungere un accordo e lo abbiamo concluso. La sera tardi, come sempre, ma ce l'abbiamo fatta. E ora abbiamo un piano per vietare il 90% delle importazioni di petrolio russo entro la fine dell'anno». Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al vertice Ue, «Le uniche eccezioni valgono per i Paesi senza sbocchi sul mare e penso siano ragionevoli», ha aggiunto Borrell, definendo l'accordo «un grande passo avanti dell'Ue»: «Noi siamo i più importanti clienti, ora  a Mosca devono cercarne altri, avranno meno risorse finanziarie per continuare la guerra. Così paralizziamo la macchina da guerra di Putin».

9.02 - Paesi Bassi, Gazprom interrompe forniture del gas

Il colosso russo Gazprom ha completamente interrotto la fornitura di gas alla società olandese GasTerra. «Abbiamo smesso di fornire gas a GasTerra a causa del rifiuto di pagare le forniture in rubli», ha annunciato la società russa in una nota, citata dall'agenziaRia Novosti.

8.40 - Combattimenti per strada a Severodonetsk: evacuzione civili sospesa

L'esercito russo è avanzato più in profondità nella città ucraina orientale di Severodonetsk, i combattimenti sono in corso strada per strada. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai citato dai media ucraini. Dopo il bombardamento di un veicolo di evacuazione vicino a Lysychansk, in cui un giornalista francese è rimasto ucciso e diverse persone sono rimaste ferite, l'evacuazione dalla regione di Lugansk è stata interrotta.

8.20 - Zelensky: «Bene nuove sanzioni ma ci è voluto troppo tempo»

Bene il sesto pacchetto di sanzioni Ue con l'embargo sul petrolio russo, anche se era passato «molto tempo» dalle ultime misure contro Mosca approvate da Bruxelles. È il commento che arriva dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri si era collegato in video con i 27 per sollecitarli ad approvare l'embargo sul petrolio russo. «La pausa per concordare nuove sanzioni in Europa è stata troppo lunga - ha lamentato Zelensky in una nota-. Il quinto pacchetto di sanzioni era stato presentato l'8 aprile, dunque è passato troppo tempo prima che si rafforzassero le sanzioni europee contro la Russia».

7.00 - Lituania manda a Kiev altri equipaggiamenti militari

La Lituania invierà all'Ucraina droni e altre attrezzature militari, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Lo avrebbe annunciato il ministro della Difesa lituano, Arvidas Anushauskas. Queste forniture si aggiungono a un pacchetto già annunciato in precedenza che includerà veicoli blindati, camion e suv.

Ore 3.00 - Il patriarca Kirill nella black list Ue

L'Ue va verso l'inserimento del patriarca Kirill nella black list del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Al momento - spiega un alto funzionario europeo - l'arcivescovo ortodosso russo è nella lista, ma il pacchetto sarà finalizzato solo mercoledì alla riunione dei Rappresentanti dei 27 e solo allora se ne potrà avere l'ufficialità.

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