Guerra

Ultimatum di Israele a Gaza: «Avete sei ore per evacuare in sicurezza, poi attaccheremo»

L’esercito con la Stella di David si prepara a intensificare la controffensiva di terra entrando nuovamente nella Striscia dopo la breve incursione di ieri. Corridoi di fuga assicurati fino alle 16. Hamas non arretra: «Smantelleremo lo Stato ebraico»

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di Redazione
14 ottobre 2023
13:57

Mentre il conto dei morti israeliani sale a 1.300 persone, la stragrande maggioranza civili, Israele intensifica la controffensiva di terra e promette che «attaccherà con grande forza» Hamas a Gaza. A dichiararlo è stato il portavoce dell'esercito israeliano, contrammiraglio Daniel Hagari, sottolineando che le forze di difesa israeliane si stanno preparando per le prossime fasi della guerra in corso con i terroristi palestinesi nella Striscia. Hagari ha esortato i palestinesi nel nord dell'enclave a lasciare la zona.

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«Ci sono ancora cittadini che non sono stati evacuati. Chiunque scelga di non farlo mette in pericolo se stesso e la sua famiglia. Attaccheremo con grande forza nelle aree che sono state evacuate», ha affermato il portavoce, citato da 'Times of Israel'. Per Hagari, Hamas è sotto pressione e sta cercando di impedire ai civili palestinesi di abbandonare la zona, «perché i leader dell'organizzazione si nascondono dietro di loro».


Corridoi per evacuazione Gaza fino alle 16

Le forze di difesa israeliane hanno intanto indicato alla popolazione palestinese residente nel nord di Gaza due direzioni lungo cui muoversi verso sud tra le 10 e le 16 di oggi ora locale. A riportarlo è la Bbc, citando un post in arabo su Twitter del portavoce delle Forze di difesa israeliane, Avichay Adraee. Due strade possono essere usate tra le 10 e le 16 di oggi «senza alcun danno». A chi vive a Gaza City è stato consigliato di muovere verso sud da Beit Hanoun a Khan Yunis, chi risiede vicino alla costa e ad ovest di Olive potrà muoversi lungo le strade di Daldul e Al-Sana in direzione di Salah Al-Din e Al-Bahr, scrive il portavoce.

Il messaggio indica che l'Idf è pronto a lanciare l'incursione di terra dopo una settimana di bombardamenti aerei in risposta al massiccio assalto di Hamas sabato scorso.

Hamas tuttavia impedirebbe ai residenti nel nord di Gaza di evacuare la zona. Ad affermarlo è stato questa mattina il portavoce dell'esercito israeliano, tenente Jonathan Conricus. L'esercito, ha detto, ha «anticipatamente avvertito delle proprie intenzioni in modo da garantire che la guerra non incida sui civili». Il portavoce ha parlato comunque di un «importante movimento di popolazione verso il sud». Hamas però, ha affermato, «tenta di impedire ai palestinesi di evacuare la zona, mandando loro messaggi o bloccandoli».

Esercito, ucciso Ali Qadi, membro élite di Hamas

Oggi le forze israeliane hanno rivendicato l'uccisione dell'esponente di Hamas Ali Qadi, a capo di un commando contro Israele lo scorso fine settimana, ricordando che era stato uno dei palestinesi rilasciati nello scambio per il soldato di Tsahal, Gilad Shalit. Sempre in mattinata, era stata annunciato l'uccisione di un esponente del gruppo terroristico Hamas in un attacco aereo effettuato la notte scorsa sulla Striscia di Gaza.
L'attacco ha preso di mira una base di Hamas e ha provocato la morte Murad Abu Murad, accusato di aver avuto un ruolo importante nel dirigere i terroristi durante il massacro dello scorso fine settimana.

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Hamas: «Smantelleremo Israele»

Intanto, Hamas continua a fare la voce grossa: «L’America vuole la guerra. Vogliono finire Hamas per finire la causa palestinese, così la normalizzazione va avanti e Israele diventa il poliziotto del Medio Oriente. Questo voleva dire Netanyahu con “cambierò il Medio Oriente”. Ma i palestinesi combatteranno. E se gli americani si uniscono agli attacchi contro di noi, l’Asse della Resistenza reagirà». A parlare in questi termini, in un'intervista a Repubblica, è Osama Hamdan, uno dei quattro alti funzionari di Hamas in Libano.

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Quanto al ruolo di Teheran, Hamdan spiega che «l’Iran sostiene la causa palestinese da 40 anni e sta portando il suo supporto a un livello superiore». Una soluzione alla questione palestinese per Hamdan implica di «parlare della fine dell’occupazione. Non provate a convincerci a riconoscere Israele perché l’autorità palestinese l’ha fatto e cosa ne è venuto? Nulla. Implementate le risoluzioni internazionali, respingete indietro gli israeliani».

E alla domanda se Hamas voglia cancellare Israele, risponde: «C’è una differenza tra lo Stato di Israele e gli ebrei. Noi crediamo che lo Stato di Israele, come Stato, non è accettabile, sono occupanti. Gli ebrei hanno il loro diritto di essere ebrei. Ma la terra era Palestina e sarà Palestina. Non stiamo parlando di eliminare le persone, ma di smantellare lo Stato di Israele. Vogliamo uno Stato palestinese. E non siamo noi a dover trovare una soluzione per gli occupanti».

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