Liquidi sopra i 100 ml nel bagaglio a mano. Cani di grossa taglia ammessi a bordo. Documento d’identità non più necessario al gate. A leggere l’elenco delle novità introdotte o in arrivo per chi viaggia in aereo quest’estate, sembra di essere atterrati nel futuro. Ma basta grattare la superficie per accorgersi che, insieme ai diritti, crescono dubbi, zone grigie e contraddizioni.

La prima vera rivoluzione è scattata oggi, sabato 26 luglio, con l’abolizione del limite dei liquidi a bordo. Chi parte da Fiumicino, Linate, Malpensa, Bergamo, Torino, Bologna o Catania può finalmente mettere nel trolley profumi, creme, bottiglie di vino, liquori e shampoo senza passare dal trauma dello svuotamento coatto del beauty-case ai controlli. Merito degli scanner 3D di nuova generazione, capaci di rilevare il contenuto di ogni contenitore senza doverlo aprire o separare. Ma attenzione: la misura vale solo in partenza da quegli scali. Se rientrate da un aeroporto privo di tecnologia aggiornata, il vostro trolley rischia comunque la perquisizione – o peggio, l’abbandono dei vostri souvenir profumati prima del volo.

Non meno chiacchierata la novità sul fronte documenti. L’Enac ha deciso di eliminare l’obbligo di mostrare passaporto o carta d’identità al gate, lasciando che sia sufficiente la carta d’imbarco. Una mossa pensata per velocizzare gli imbarchi ma che, secondo il Codacons, rischia di aprire scenari tutt’altro che rassicuranti: «C’è chi potrebbe volare con la carta d’imbarco di un altro, o peggio con il volto camuffato. Il controllo d’identità resta una garanzia, toglierlo senza un sistema alternativo non è una genialata», fa sapere l’associazione dei consumatori.

Altra svolta – almeno teorica – riguarda gli animali domestici. Da maggio è in vigore la possibilità di portare Pet oltre gli 8-10 kg in cabina, a patto che viaggino in trasportini idonei, assicurati al sedile e sistemati vicino al finestrino. Peccato che l’applicazione sia lasciata alla libera scelta delle compagnie aeree, ognuna con la propria politica (e tariffa). Morale: alcuni operatori hanno già detto no, altri hanno imposto prezzi da prima classe per un cagnolone al posto 14F. Il rischio è che si finisca per creare disparità e confusione, con voli che sembrano asili mobili e altri che restano off limits per chi viaggia con Fido.

Intanto, dal Parlamento europeo arriva una proposta che ha il sapore di riparazione tardiva: reintrodurre il secondo bagaglio a mano gratuito. Dopo anni di battaglie, multe e class action contro le compagnie low cost, la Commissione Trasporti ha approvato un piano che obbligherebbe tutte le compagnie ad accettare due bagagli personali, uno dei quali di piccole dimensioni (fino a 100 cm totali e 7 kg). Il provvedimento non è ancora legge, ma potrebbe esserlo entro la fine dell’anno. Sempre che le lobby delle compagnie non riescano a sabotarlo prima.

Ma tra le pieghe del cambiamento, spuntano anche le note dolenti. Il Consiglio Trasporti dell’Ue ha messo mano al Regolamento 261/2004, quello che disciplina gli indennizzi per i ritardi. E le nuove proposte fanno tremare i viaggiatori: rimborsi ridotti da 600 a 500 euro, ma soprattutto più difficili da ottenere. Serviranno almeno 6 ore di ritardo (contro le 3 attuali) per i voli sopra i 3500 chilometri, e 4 ore per quelli più brevi. In pratica, si potrà restare bloccati mezza giornata in aeroporto senza diritto a nulla. Una beffa che rischia di rovinare ferie e bilanci familiari, senza nemmeno la soddisfazione di un rimborso dignitoso.

In mezzo a tutto questo, le reazioni dei consumatori oscillano tra l’entusiasmo per le aperture (soprattutto sui liquidi e i Pet) e l’irritazione per una deregulation che rischia di lasciare tutto all’improvvisazione. «Le regole ci sono, ma vanno a macchia di leopardo. Un passeggero oggi non sa davvero cosa aspettarsi: se può portare un cane, se può tenere la bottiglia, se deve esibire i documenti», osserva il Codacons. E aggiunge: «Chi viaggia deve informarsi scalo per scalo, compagnia per compagnia. Non è questo il concetto di semplificazione».

Per ora, dunque, ci muoviamo in un cielo di regole nuove ma confuse, tra libertà sbandierate e rischi sottovalutati. Con il trolley pieno, la carta d’imbarco in tasca, magari un cane sotto il sedile, e l’ansia che – quello sì – supera sempre i 100 ml.