Lo storico Faro di Capo Vaticano, nel Vibonese, ha aperto le sue porte per una sera. Un’occasione speciale resa possibile dalla sinergia tra Pro Loco, Marina militare italiana e del Comando marifari di Taranto. Per la prima volta dopo anni, il suggestivo Faro militare ha accolto pubblico, regalando un’esperienza unica e memorabile. Ad accogliere i numerosi visitatori, tra cui ospiti internazionali provenienti da Giappone, Stati Uniti, Germania e Inghilterra, è stato il guardiano del faro reggente Michele Maiorano.

Con passione e competenza, Maiorano ha guidato i presenti in un affascinante percorso attraverso le stanze dell’impianto, svelando le sue caratteristiche tecniche e funzionali, ma soprattutto l’inestimabile valore storico-strategico che il faro ha sempre rappresentato per la Marina e per l’intero territorio. Il focus della serata è stato proprio la ricca storia del faro, non solo un essenziale punto di riferimento per i naviganti e un simbolo di sicurezza, ma anche un vero e proprio baluardo culturale incastonato in uno dei luoghi più suggestivi della costa tirrenica calabrese. Dal punto di osservazione privilegiato del faro, i partecipanti hanno potuto ammirare uno spettacolo naturale mozzafiato sul promontorio di Capo Vaticano.

Questa opportunità esclusiva, normalmente preclusa al pubblico, è stata resa possibile grazie alla straordinaria disponibilità e all’impegno della Marina militare. A rendere l’atmosfera ancora più accogliente, un delizioso rinfresco offerto dalla Pro Loco Capo Vaticano, servito a bordo di caratteristiche Apecar, ha aggiunto un tocco di autenticità e calore all’evento. Il presidente della Pro Loco, Vincenzo Paparatto, ha espresso un sincero ringraziamento alla Marina militare e al guardiano del faro per la sensibilità dimostrata nell’aprire un luogo così iconico alla cittadinanza: «È stato emozionante vedere cittadini e visitatori internazionali scoprire questo tesoro nascosto del nostro territorio – ha dichiarato Paparatto -. Eventi come questo rafforzano il legame tra la comunità e il suo patrimonio, contribuendo significativamente alla valorizzazione turistica e culturale di Capo Vaticano».