Le Americhe”: un continente che ha attraversato con lo sguardo curioso del viaggiatore e la penna attenta del narratore. È stato il tema scelto dal giornalista Federico Buffa, ospite a Roccella Jonica della prima serata del Festival dell’argomento a piacere. Dialogando con il direttore artistico della kermesse Tommaso Labate, il narratore è passato dal racconto delle storie dello sport a quelle dell’emigrazione, dai playground del Bronx alle atmosfere argentine de “La Milonga del Futbol”, accompagnando il pubblico in un racconto vivo, personale e appassionato. Una serata tra parole, geografie e culture.

«Il sogno Americano è un’invenzione, preferisco il sogno argentino - ha raccontato - Nel 1850, anno della grande migrazione europea per un italiano non c’era paragone tra andare in Argentina e arrivare in un luogo dove tu sei l’ultimo della scala. L’America per me è stato il regalo di maturità di mio padre, un mio amico aveva ottenuto dai suoi genitori la possibilità di andare a fare una summer session scolastica. Quel viaggio è stato il mio 1492, se non ci fosse stato, io probabilmente non sarei qui. Il mio film americano preferito? Nessun dubbio, quando negli anni ‘70 Robert Altman gira Nashville che è un affresco su questa città che il centro della musica country e soprattutto rende lo spirito di una parte fondamentale negli Stati Uniti, in questo caso, il Tennessee. Un libro? Secondo me per intercettare lo spirito americano bisogna leggere Trudeau».

Narratore, giornalista, viaggiatore, Buffa ha raccontato lo sport come nessun altro, intrecciando emozioni, luoghi e persone. Per l’occasione a Roccella ha parlato del San Lorenzo de Almagro, la squadra di calcio legata a Papa Francesco, scomparso due mesi fa, esplorando come il Pontefice sia stato suo tifoso e come il club abbia riflettuto i valori di inclusione e appartenenza cari al compianto Bergoglio. «Da bambino – ha rimarcato - quando il club vinse il titolo, fece l’invasione di campo insieme al padre, poi dal ‘90 complice un voto decise di non seguire più il calcio, venendo tuttavia solo informato della vittoria di due mondiali e di una Copa America».

La manifestazione, prodotta da Elastica, ha avuto un prologo nel pomeriggio con la giornalista Marianna Aprile e il suo libro dal titolo “Materiali Resistenti” (Piemme), scritto a quattro mani con Luca Telese. Una raccolta di storie di “operosa speranza”: persone, gruppi, comunità che, nel loro piccolo, provano a fare la cosa giusta. Un dialogo tra attualità, politica e memoria, per riflettere su ciò che (ancora) resiste.