Una tre giorni ricca di mostre, convegni, visite guidate per scoprire e valorizzare l’importante sito crotonese. Focus sulla tutela della cicogna nera, studio delle farfalle e produzione di manna
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Dal 13 al 15 giugno 2025 torna a Mesoraca il Vergari Day, giunto alla sua terza edizione: un festival diffuso, immersivo e multidisciplinare, interamente dedicato alla scoperta e valorizzazione della Riserva Naturale del Fiume Vergari. Tre giornate che intrecciano ricerca scientifica, paesaggi sonori (Soundscape), cinema, musica, archeologia, arte, spiritualità e tradizioni popolari, con il coinvolgimento diretto della comunità locale.
La manifestazione, promossa dalla Regione Calabria, dal Comune di Mesoraca e dall’Associazione “La Maruca”, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa presso il Centro di Educazione Ambientale di Mesoraca. Vi hanno partecipato il sindaco Annibale Parise, il direttore della Riserva Emiliano Cistaro, il coordinatore scientifico Carmine Lupia, l’archeologo Francesco Cuteri, e – in collegamento – il prorettore dell’Università per stranieri di Perugia e presidente dell’Associazione italiana di acustica (Aia), prof. Francesco Asdrubali, l’antropologo Antonello Lamanna, la prof.ssa Chiara Biscarini, presidente della Cattedra Unesco, la prof.ssa Maura Marchegiani, delegata alla sostenibilità dell’Università, e il regista Alessandro Scillitani, direttore artistico del Reggio Film Festival.
Aprendo l’incontro, il sindaco Annibale Parise ha ricordato il lungo percorso che ha condotto alla nascita della Riserva: «Come Amministrazione abbiamo lavorato fin dall’inizio per valorizzare il fiume Vergari in tutte le sue forme, attraverso una rete di iniziative che ne riconoscessero il valore ambientale, culturale e sociale. Il momento decisivo – ha spiegato – è stato l’approvazione della legge regionale che, nell’aprile del 2023, ha ufficialmente istituito la Riserva Naturale Regionale del Fiume Vergari. Da lì è partito tutto, non solo il progetto di tutela e gestione del territorio, ma anche una visione più ampia, capace di integrare sviluppo ambientale, turistico e culturale». Ha poi aggiunto che l’Amministrazione, grazie a fondi destinati alle aree marginali, ha avviato progetti a sostegno dell’editoria e dell’imprenditoria locale, in collaborazione con la Chiesa per valorizzare beni architettonici di grande pregio, dal tardo Barocco al Rinascimento.
Francesco Asdrubali, docente di Fisica tecnica ambientale e prorettore dell’Università per Stranieri di Perugia, ha ribadito il valore scientifico dell’iniziativa: «Mi sono occupato per anni di studi sul paesaggio sonoro, anche in contesti naturalistici, e sono particolarmente lieto che il nostro Ateneo partecipi attivamente al progetto “Vergari Soundscape”. L’approccio multidisciplinare del soundscape consente di valorizzare territori fragili, unendo ricerca scientifica e patrimonio culturale».
In linea con questo pensiero, la prof.ssa Chiara Biscarini, presidente della Cattedra Unesco in Water Resources Management and Culture, ha sottolineato il ruolo dell’acqua come elemento chiave di studio e connessione: «Coordino un centro che da oltre quarant’anni si occupa di gestione delle risorse idriche, integrando saperi tecnici, storici e antropologici. Il progetto “Vergari Soundscape” rappresenta un esempio emblematico di dialogo tra ambiente, cultura e comunità, e risponde perfettamente alla missione della nostra Cattedra, che è quella di creare reti internazionali e valorizzare buone pratiche locali replicabili altrove».
Anche la prof.ssa Maura Marchegiani, docente di diritto internazionale e delegata alla sostenibilità per l’Ateneo, ha sottolineato la piena coerenza tra il progetto e la missione dell’Università: «Crediamo che l’Accademia debba essere protagonista nella promozione della sostenibilità, nelle sue tre dimensioni: economica, sociale ed ecologica. “Vergari Soundscape” risponde a questa visione, perché nasce da una relazione profonda tra uomo e natura, cultura e responsabilità collettiva».
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Per l’antropologo Antonello Lamanna di Voxteca-Unistrapg, «L’obiettivo di Vergari Soundscape non è soltanto quello di attivare percorsi di ascolto consapevole o di restituire valore all’identità acustica dei luoghi in dialogo con la memoria e le pratiche delle comunità locali, ma anche di intrecciare due ambiti fondamentali della ricerca, da un lato quello scientifico-analitico, orientato all’elaborazione teorica, alla documentazione e alla disseminazione dei risultati; dall’altro quello esperienziale e partecipativo, volto a coinvolgere la collettività nella condivisione e valorizzazione del patrimonio sonoro e culturale. Il suono non è solo percezione sensibile, ma un dato culturale e scientifico, capace di rivelare l’equilibrio profondo tra ambiente, storia e identità. Studiare i paesaggi sonori significa leggere un territorio con orecchio etnografico, cogliere saperi artigianali e spirituali, e restituirli in forma condivisa. È un gesto di cura, non un’estetica effimera».
Anche il coordinatore scientifico Carmine Lupia ha sottolineato il valore operativo del festival: «Sarà l’occasione per divulgare il lavoro di monitoraggio sulla biodiversità, dallo studio dei lepidotteri all’avifauna – con un focus sulla cicogna nera – fino alle sperimentazioni sulla manna, che uniscono tradizione e innovazione agricola».
L’archeologo Francesco Cuteri, curatore del nuovo Percorso Grotte, ha ricordato l’importanza di restituire dignità alle testimonianze rupestri: «Questo intervento rappresenta un passo decisivo per avviare una nuova stagione di ricerca integrata, che coinvolga tutto il territorio e le comunità, e rilanci il patrimonio archeologico locale».
Tra le principali novità del “Vergari Day 2025” emergono i temi scelti per questa edizione, che propongono una riflessione interdisciplinare sul paesaggio sonoro, sulla sostenibilità del suono (soundstainability) e sulla valorizzazione dei patrimoni culturali immateriali come strumenti per la rigenerazione culturale dei territori. Il paesaggio sonoro, inteso come traccia viva della memoria dei luoghi, e la cosiddetta Soundstainability, ovvero la sostenibilità del suono nei contesti naturali e antropici, diventano così modelli per ascoltare, comprendere e prendersi cura dei territori attraverso nuove pratiche culturali e partecipative.
A sostenere questi percorsi il contributo in questa edizione del Festival del Forum Internazionale FKL – Klanglandschaft, una rete autorevole costituita da studiosi, esperti e ricercatori da tutta Europa, da anni impegnati nello studio e nella valorizzazione del paesaggio sonoro. Alle novità si aggiunge la rassegna internazionale di cortometraggi in sinergia con il Reggio Film Festival e il Nazra Palestine Short Film Festival, incentrata su sacralità, fragilità e sostenibilità.
All’interno di questo quadro si inserisce il cuore pulsante del festival, il paesaggio sonoro, il progetto “Vergari Soundscape”, come strumento di ricerca, partecipazione e memoria collettiva che si propone di analizzare, documentare, mappare e promuovere il paesaggio sonoro della Riserva Naturale del Fiume Vergari.
Il programma
Il programma del festival si apre venerdì 13 giugno, (9.00–19.00) con la visita guidata all’interno del Santuario del SS. Ecce Homo a cura degli studenti del Liceo Scientifico R.L. Satriani. A seguire, con inizio alle 10:30, nella Sala Capitolare del Santuario del SS. Ecce Homo, la presentazione ufficiale del progetto “Vergari Soundscape. Modelli interdisciplinari per la rigenerazione culturale dei territori” con interventi di studiosi ed esperti dell’Unistrapg e del Forum internazionale FKL.
Alle 12:45 sarà inaugurata la mostra fotografica e installazione sonora “Sugnu venutu de luntanu”, incentrata sulla narrazione del patrimonio demoetnoantropologico italiano attraverso i reportage etnografici di Voxteca tra canti, balli, immagini e storytelling. Nel pomeriggio, spazio al cinema con “Jumàre”, rassegna di cortometraggi internazionali che vedrà la partecipazione di Alessandro Scillitani, Regista e Direttore artistico del Reggio Film Festival, in collaborazione con Voxteca, il Reggio Film Festival e il Nazra-Palestine Short Film Festival, sui temi di sacralità, fragilità e sostenibilità.
Chiude la giornata il live set sonoro “Play Vergari Soundscape” del performer e sound designer Massimiliano Pambianco (Algoritmo), una narrazione elettronica in tempo reale.
Si parlerà in un convegno anche della rara Cicogna nera, che nidifica stabilmente nella Riserva, delle farfalle del Vergari e della produzione della Manna, che quest’anno vedrà la prima estrazione ufficiale tramite incisione degli alberi.
Sabato 14 giugno, alle ore 15:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Mesoraca si terrà il convegno dal titolo: “Biodiversità, storia e paesaggio nella Riserva del Vergari”.
Dopo i saluti istituzionali, interverranno Francesco Cuteri, coordinatore scientifico per l’archeologia; Gianluca Congi, ornitologo; Carmine Lupia, coordinatore scientifico della Riserva. Il convegno approfondirà tre temi fondamentali per la valorizzazione e la tutela del territorio. Cuteri parlerà dei siti archeologici presenti nella riserva, con particolare riferimento all’area delle Grotte e a Sant’Angelo del Sigillo, illustrando i principali luoghi di interesse storico e archeologico. Congi si concentrerà sulla straordinaria presenza della Cicogna nera nella Riserva del Vergari. Una coppia è stata avvistata per la prima volta nel 2024, dando alla luce un pullo. Quest’anno la stessa coppia ha generato tre pulli, evento eccezionale che rappresenta un importante contributo alla tutela di una delle specie
più protette d’Europa. Il sito di nidificazione è oggi attentamente monitorato attraverso videocamere, per garantire la sicurezza della specie e valutare eventuali misure di conservazione aggiuntive. Lupia affronterà infine il tema del monitoraggio delle farfalle e della produzione sperimentale della manna, con riferimento ai campi avviati nella zona denominata Manneto di San Francesco, adiacente al Convento del Santissimo Ecce Homo di Mesoraca. Proprio in quest’area, quest’anno si procederà con la prima produzione di manna tramite l’incisione degli alberi, avviando così un processo di riscoperta e
valorizzazione di questo prezioso superfood.
Sabato 14 giugno, con inizio alle 16.30 il festival si sposta nel cuore della Riserva, in località Acquafrìsca, proprio sul fiume con l’incontro “Ambasciatori di Calabria”, ideato da Roberto Tesoriere, talk dedicato a figure di eccellenza calabresi nei campi della cultura, dell’innovazione e della sostenibilità. Partecipano, Giacomo Triglia, Sarafine, Simona Lo Bianco e Alessandro Astorino, moderati da Christian Zuin e Danilo Grano. A seguire, il monologo teatrale e musicale “U sedìle e donna Richetta”, con Mirko Revoyera, musiche di Enrico Bindocci e canto di Kyria Constantinou, tratto da testi popolari di Mesoraca e sceneggiature originali. La sera, grande concerto in piazza con i Frati Rock e 123& live cantato di Sarafine. Per tutta la giornata sarà attiva un’Area food & beverage con specialità locali a cura dell’Associazione Commercianti di Mesoraca.
Il 14 e 15 giugno, dalle ore 9:00 alle 17:00, presso la Riserva Naturale del Vergari a Mesoraca (KR), l’Associazione Culturale La Maruca sarà presente con un Info Point e guide escursionistiche a disposizione dei visitatori
per fornire informazioni sul programma e sull’organizzazione degli eventi. Nel corso delle giornate, accompagnerà gli escursionisti lungo i percorsi naturalistici della riserva, attraversando le conche Carrozzella, Lazzara e Curtedduzzu, fino a raggiungere le grotte rupestri.
Domenica 15 giugno è dedicato alla scoperta del territorio e alla riflessione culturale. La mattina si inaugura il nuovo Percorso Grotte a cura del prof. Francesco Cuteri, che accompagnerà i visitatori tra i siti archeologici rupestri recentemente recuperati. In parallelo, in Via Magna Grecia, la Commissione Pari Opportunità del Comune presenta “Le Lavandaie del Vergari”, un’installazione sensoriale con oggetti, suoni e narrazioni che rievocano i gesti e le memorie legate al fiume a cura della Commissione Pari Opportunità del Comune di Mesoraca. A seguire, “A pranzo con la comunità”, momento conviviale curato da La Maruca. Il pomeriggio si conclude con un workshop sul turismo lento e sostenibile, curato dall’agenzia calabrese Protur Media, presso il Centro di Educazione Ambientale.