La Questura, l'università Mediterranea di Reggio Calabria e il pittore Gaetano Porcasi insieme per fare memoria sulla coraggiosa storia di chi per opporsi alle mafie ha sacrificato il bene più prezioso.

Tonalità forti e tratti assai marcati: ecco come Gaetano Porcasi sceglie di imprimere sulla tela della storia collettiva le stragi di mafia, il sacrificio di uomini e donne delle Istituzioni e di altre vittime innocenti, le conseguenze nefaste della criminalità sulla società e le minacce alla democrazia, come il voto di cambio, e all'economia libera come il riciclaggio.

Volti impensieriti e volti sorridenti. Poi il sangue. Le mafie hanno spezzato tante, troppe vite. A noi oggi spetta il compito di ricomporle nella memoria, per non dimenticare. Un compito al quale presta la sua arte il pittore siciliano Gaetano Porcasi.

“I colori oltre le mafie” è il titolo della mostra inaugurata, grazie alla stretta sinergia tra Polizia di Stato e università Mediterranea di Reggio, nell'atrio del dipartimento Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane dalla Cittadella universitaria. L’esposizione resterà visitabile dalle ore 8 e fino alle 20, con ingresso libero, fino a venerdì. Stamane la cerimonia istituzionale per il taglio del nastro, al quale ha proceduto la prefetta Clara Vaccaro. Presenti, tra gli altri, il questore di Reggio Calabria, Salvatore La Rosa e il rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.

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