Il successo del suo locale di Falerna Marina costruito nonostante le difficoltà, su tutte il Covid che ha fatto temere che fosse tutto finito. Ora ha anche scritto un libro, “La sciabolata dell’imprenditore”, che vuole essere una guida per chi vuole avviare un’attività in una terra difficile
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Roberto Gallo è un imprenditore calabrese che ha deciso di investire le sue energie in una terra difficile, ma ricca di potenziale ancora inespresso. Ed è appena il caso di dire che Gallo è un imprenditore brillante e pieno di idee.
«Sono cresciuto nell’ambiente della ristorazione, grazie all’attività di famiglia. La mia infanzia e adolescenza sono state segnate dal ritmo delle stagioni trascorse al lido dei miei genitori, con l’adrenalina dei giorni estivi, in cui tutto sembrava possibile. Fin da bambino, la mia mente era piena di idee, sogni e nuove prospettive».
Raccontiamo un po’ la tua storia.
«Fino ai 22 anni, mi sono occupato del ristorante di famiglia, ma presto ho sentito il bisogno di costruire qualcosa di mio. Così, sempre a Falerna Marina, ho aperto un cocktail bar. Ho iniziato a gestire due attività contemporaneamente e, nel frattempo, ho esplorato altri ambiti: mi sono laureato in Economia e mi sono dedicato all’organizzazione di eventi e manifestazioni, entrando in contatto con realtà di prestigio».


Poi è arrivata la svolta.
«Nel 2018, ho realizzato il mio sogno con il lancio del Riva Restaurant. A un certo punto, dopo i trent’anni, mi sono trovato a gestire tre attività insieme. Tuttavia, il Riva rappresentava il mio progetto più ambizioso, così ho fatto delle scelte e deciso di concentrarvi tutte le mie energie».
È stato appena pubblicato il tuo libro “la sciabolata dell’imprenditore”, qual è il messaggio che vuoi mandare a chi ti legge?


«Ho scritto questo libro con l’intento di essere una guida per chiunque desideri avviare un’attività imprenditoriale in Calabria, ma si sente spaventato dalle sfide e dalle difficoltà che questo comporta. Il mio libro è un viaggio attraverso la filosofia di chi ha scelto di non accettare un destino imposto, ma di costruirne uno proprio. Ho deciso di raccontare senza filtri le difficoltà che ho incontrato nel costruire e gestire un’impresa di successo: dalla scelta del team ideale alla creazione di un brand forte e riconoscibile, dalla gestione della concorrenza alle strategie per offrire un servizio che faccia davvero la differenza».
A chi è destinato il libro?
«Questo non è solo un libro per imprenditori, ma anche per sognatori e per chiunque voglia far crescere la propria attività senza lasciarsi abbattere dagli ostacoli lungo il cammino».
Fare impresa in Italia è difficile. In Calabria è una vera e propria sfida. Ma tu non ti sei arreso ed hai creato un’impresa di successo.
«Fare impresa in Italia significa spesso affrontare ostacoli burocratici, fiscali e culturali. In Calabria, queste difficoltà si intensificano: le infrastrutture sono carenti, il supporto concreto è limitato e la fiducia nel cambiamento tarda ad affermarsi. Eppure, ho scelto di restare e investire nella mia terra, perché credo fermamente nelle sue potenzialità. La Calabria, nonostante sia spesso poco valorizzata, è una regione unica: in pochi chilometri si passa dalla montagna al mare, un patrimonio naturale che ha pochi eguali. A questo si aggiungono prodotti d’eccellenza, che, se lavorati con cura e creatività, possono dare vita a esperienze di gusto inedite».
Tu hai creduto fortemente in un’idea.
«E l’ho portata avanti con tenacia, trasformando ogni difficoltà in un’occasione per imparare e crescere. Ho costruito un’impresa solida, fondata sulla qualità, sulla forza del mio team e su un’identità ben definita. Ogni traguardo raggiunto è il risultato di piccoli passi, errori, ripartenze e tanta dedizione».
Possiamo solo immaginare le difficoltà.
«Non è stato semplice, ma è proprio questo che rende il percorso ancora più gratificante. Per me, credere nella propria visione, anche quando tutto sembra andare nella direzione opposta, è il primo, autentico atto d’impresa».
Hai dimostrato passione e determinazione, soprattutto ha dimostrato di avere un obiettivo chiaro.
«È vero, non è stato facile. Ogni percorso imprenditoriale è fatto di ostacoli, imprevisti e momenti in cui la tentazione di mollare è forte. Ma la passione per ciò che faccio e la chiarezza dell’obiettivo che avevo davanti mi hanno sempre spinto a non perdere la direzione. Ho imparato a vedere le difficoltà non come muri, ma come passaggi obbligati per crescere, migliorare e affinare la visione. Avere uno scopo ben definito è ciò che mi ha permesso di restare concentrato, anche nei momenti più complessi. Alla fine, ogni sfida superata ha contribuito a rafforzare non solo il mio business, ma anche la mia consapevolezza come imprenditore».
Qual è stato il momento più difficile per te, giovane imprenditore che voleva raggiungere tutti i costi il suo obiettivo?
«Sono stati diversi i momenti di difficoltà, come normalmente accade nella vita imprenditoriale. Uno dei più difficili per me è stato senza dubbio l’inizio della pandemia da Covid-19. Eravamo aperti da poco più di un anno e mezzo e avevamo appena cominciato a costruire la nostra base di clienti e a stabilizzarci. Improvvisamente, ci siamo trovati di fronte a un'imprevista chiusura forzata e a un’interruzione totale delle attività».
Allora sembrava finito tutto per tutti.
«Non solo c'era il timore di non riuscire a sopravvivere come impresa, ma anche quello di vedere andare in frantumi tutto il lavoro, la passione e gli investimenti fatti fino a quel momento. È stato un momento di incertezze e sfide enormi, ma mi ha anche insegnato l'importanza di adattarsi velocemente e di non perdere mai la fiducia nei propri sogni. Nonostante le difficoltà, quella prova ci ha reso più forti e determinati a continuare il nostro percorso».
Praticamente avete dovuto ricominciare daccapo.
«Nel giro di pochi giorni, insieme a Francesca, abbiamo completamente reinventato il nostro business, adattandoci rapidamente alla nuova realtà. Grazie alla nostra determinazione e alla forza del team, siamo riusciti a superare questo terribile periodo cercando di mantenere il più possibile la squadra al completo e di sfruttare i momenti di fermo per fare formazione. Abbiamo quindi continuato a mandare avanti la nostra attività, ancora più forti, con una visione rinnovata e la consapevolezza che, nonostante le difficoltà, l’unione e la perseveranza sono le chiavi per affrontare qualsiasi sfida».
Al centro di tutto c’è l’arte della sciabolata e dello champagne. Che non è solo uno spettacolo. Il tuo messaggio in realtà qual è?


«Il filo conduttore del libro è un’arte affascinante e simbolica, che rappresenta al meglio lo spirito del mio ristorante: il sabrage, l’arte della sciabolata dello champagne. Non si tratta solo di uno spettacolo suggestivo, ma di una vera e propria metafora del percorso imprenditoriale: richiede audacia, precisione, coraggio e la volontà di celebrare ogni traguardo, grande o piccolo che sia».
Tutto è cominciato al Riva.
«Sì, al Riva di Falerna dove questo rito è nato spontaneamente per festeggiare insieme al mio team le nostre piccole vittorie. La curiosità degli ospiti ha fatto il resto: in molti hanno voluto cimentarsi, trasformandolo in un momento condiviso di celebrazione. Un po’ come accade con le attività imprenditoriali: all’inizio si prova timore nell’affrontare qualcosa di nuovo, ma una volta superata la difficoltà, tutto si trasforma in un’esperienza da festeggiare».
Quindi il messaggio?
«Il messaggio che desidero trasmettere è semplice ma profondo: non bisogna aver paura di partire, di lottare, di affrontare le sfide che la realtà inevitabilmente presenta. Il percorso non è sempre facile, anzi, spesso è irto di ostacoli e incertezze. Ma proprio come quando si raggiunge la vetta di una montagna, la fatica lascia spazio a una vista mozzafiato e a una soddisfazione profonda, che ripaga ogni sforzo compiuto lungo il cammino».