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di Francesco Graziano
14 gennaio 2024
22:00

Di bocca in boccaLa leggenda della Pedata della Mula, il tentativo fallito di rubare la statua della Madonna a Jacurso

È un vecchio racconto che attira l'attenzione di chi si avvicina curiosamente al suo ascolto. Uno dei più conosciuti nell'entroterra calabrese

Storie

C'è sempre un punto di partenza in una storia. Una fonte da cui sgorgano dettagli, un centro di irradiamento di aneddoti, una cima da cui scivolano giù sassi sotto forma di parole. A Jacurso, in provincia di Catanzaro, il santuario della Madonna della Salvazione, oltre ad essere un luogo di culto custodito nel cuore di numerosi fedeli, apre il solco e fa largo ad una leggenda arrivata fino ai nostri giorni: la pedata de la mula. È un vecchio racconto che sollecita l'attenzione di chi, per la prima volta, si avvicina curiosamente al suo ascolto. Una narrazione, tra le più interessanti conosciute nell'entroterra calabrese, che passa velocemente di bocca in bocca come acqua sui tetti nei giorni di pioggia. 

A pochi chilometri da Jacurso sorge la cittadina di Curinga. Anch'essa situata all'interno del perimetro della provincia catanzarese. Secondo la leggenda, alcuni abitanti di quest'ultimo paese, spinti da una condannabile intenzione, decisero di rubare la statua della Madonna collocata proprio nel santuario di Jacurso. Arrivati nell'edificio di culto, i malintenzionati tentarono di rubare la sacra effigie, caricandola su una mula, con l'obiettivo di trasferire il simulacro nella chiesa della loro comunità.


Man mano che la statua veniva allontanata sempre più dalla sua originaria collocazione il suo peso iniziò ad aumentare al punto che i ladri dovettero fermarsi per colpa della stanchezza e dell'imprevedibile piega che il colpo aveva preso. Gli uomini decisero così di posare il simulacro su di una grande pietra, tuttora visibile in località "Pedata della mula". Un masso che prese la forma di sedile e a cui successivamente venne dato il nome di "seduta della Madonna". Al loro risveglio i furfanti vennero raggiunti da un'ennesima sorpresa: la statua non c'era più. Era tornata ad occupare il posto che le spettava, sull'altare del santuario di Jacurso. In tanti ricordano la presenza di un'altra pietra su cui si poteva scorgere il segno di un'impronta lasciata, secondo la leggenda, proprio dallo zoccolo della mula impiegata per il trasporto della statua. 

La devozione nei riguardi della Madonna della Salvazione da parte dei fedeli di Jacurso è una delle testimonianze più autentiche di come la fede, il legame spirituale e il coinvolgimento emotivo da parte di una comunità per la sua protettrice possano oltrepassare i confini del tempo. Da più di cinque secoli gli abitanti del paese continuano ad affidare alla Vergine Maria le loro preghiere. Non tanto per essere esauditi, quanto per essere ascoltati.  

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