Il segretario generale e responsabile anticorruzione Domenico Libero Scuglia replica all’articolo di LaC News24 e sottolinea «l’intensa attività amministrativa» dell’Ente. Ma il network ha raccolto segnalazioni dei cittadini che vanno nel verso opposto
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In merito all’articolo di LaC News24 “Vibo Valentia simbolo del Sud bloccato: quando la burocrazia ingabbia i cittadini e diventa ingiustizia”, riceviamo e pubblichiamo la replica di Domenico Libero Scuglia, segretario generale e responsabile anticorruzione del Comune di Vibo Valentia. Di seguito il testo integrale.
«Gentile direttore,
comprendiamo e rispettiamo il diritto - e il dovere - di raccontare criticità e disservizi. Ma ci teniamo anche a ristabilire un quadro più completo e aderente alla realtà amministrativa di Vibo Valentia.
Dispiace constatare, innanzitutto, il taglio dell’articolo, tendente a gettare discredito gratuito sull’apparato burocratico dell’ente senza in alcun modo contestualizzare: lanciare accuse generiche, peraltro pesantissime, non giova alla ricerca della verità ed alla risoluzione dei problemi.
Il Comune, come molte amministrazioni italiane, si trova ad affrontare una cronica carenza di personale che affonda le radici in anni di blocchi del turn over e limiti assunzionali imposti dalla normativa nazionale. Si tratta dunque di criticità strutturali, non riconducibili a inefficienza o negligenza, ma spesso alla sproporzione tra domanda di servizi e risorse disponibili: il Comune ha in organico meno di 120 dipendenti, a fronte dei 220 previsti dalla pianta organica.
Nonostante ciò, l’ente ha saputo reagire con forza e impegno. Nell’ultimo biennio sono state avviate procedure concorsuali che hanno portato all’assunzione di numerose nuove unità, rafforzando settori chiave dell’amministrazione. Inoltre, Vibo Valentia si è distinta per la capacità di intercettare milioni di euro in finanziamenti, anche grazie a una progettualità solida e puntuale, che ha permesso di portare avanti importanti interventi su infrastrutture, riqualificazione urbana e servizi alla persona, e se ciò è stato possibile lo si deve, in primis, proprio a quella vituperata burocrazia comunale oggetto del deliberato attacco del suo giornale, oltre che all’abnegazione e al senso del dovere dei dipendenti.
Una situazione che oggi ci porta ad avere sul territorio oltre 80 cantieri gestiti da un ufficio con meno di 10 tecnici; ad avere un bilancio che registra una sensibile riduzione del disavanzo di amministrazione; un ente che ha stipulato - tra i primi Comuni d’Italia - un patto con il governo prevedendo misure straordinarie di risanamento. Tutto questo a dimostrazione di una intensa attività amministrativa portata avanti dal Comune di Vibo Valentia.
Criticare è utile quando è costruttivo. Ma è altrettanto importante riconoscere gli sforzi, le capacità e i risultati. Perché dietro ogni firma, ogni risposta, ogni sportello, ci sono donne e uomini che ogni giorno provano - spesso in silenzio - a far funzionare le cose».
Accogliamo la replica del segretario generale. Sottolineiamo però che le segnalazioni che riceviamo quotidianamente vanno in un altro verso. Non sono poche le proteste per lungaggini e intoppi burocratici. E non soltanto a Vibo, come abbiamo spiegato: noi abbiamo raccolto queste proteste.