La sottosegretaria formalizza lo strappo in una lettera: «Nelle intercettazioni giudizi irrilevanti per le indagini ma lesivi della mia reputazione». Il rapporto sarà interrotto dal 15 agosto
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Il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, ha deciso di interrompere la collaborazione con il suo segretario particolare, Paolo Posteraro, indagato per corruzione dalla Procura di Catanzaro insieme al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
La decisione è stata formalizzata in una lettera – pubblicata oggi dal Fatto Quotidiano – in cui l’esponente del governo Meloni spiega che “a seguito di quanto emerso da intercettazioni telefoniche nelle quali il mio segretario particolare, Paolo Posteraro, ha espresso giudizi e considerazioni irrilevanti ai fini investigativi ma gravemente lesivi della mia reputazione personale e istituzionale, esponendo la mia vita privata al gossip e alle strumentalizzazioni”.
Siracusano ricorda di aver scelto Posteraro “per il suo curriculum, per le sue esperienze pregresse e per un rapporto personale che si era consolidato durante la scorsa legislatura”, sottolineando però che “il ruolo di segretario particolare richiede, oltre a competenza e capacità operative, un solido rapporto fiduciario”. Un rapporto che, secondo il sottosegretario, “è venuto meno in modo irreversibile, avendo evidentemente riscontrato comportamenti improntati a falsità ed affermazioni svalutanti in riferimento alla funzione che egli stesso ricopre”.
Per Siracusano, “è intollerabile che le illazioni del dottor Posteraro possano far sorgere, in chiunque, il sospetto che le mie scelte politiche e professionali possano essere influenzate da fattori estranei alle mie autonome valutazioni”.
Per questi motivi, ha chiesto “di predisporre il decreto di cessazione dell’incarico del signor Paolo Posteraro, con decorrenza 15 agosto”.