La guerra dell’energia, del gas e del petrolio: la politica energetica fatta dai partiti del no a tutto

Cosa ha fatto l'Italia nel corso degli anni per evitare di essere sempre dipendenti totalmente da altri stati? Niente. È l’ora di rivedere alcune scelte se vogliamo davvero tutelare l’ambiente e guardare al futuro 

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di Antonia Postorivo
3 aprile 2022
17:42

Putin per sostenere la valuta russa e aggirare le sanzioni chiede di pagare in rubli. Ma noi cosa abbiamo fatto, nel corso degli anni, in Italia per evitare di essere sempre dipendenti totalmente da altri stati? Niente!
Anzi una cosa l’abbiamo fatta (l’hanno fatta i partiti del NO): No Tap, No Tav, No Nucleare, No Triv, No Termovalotizzatori, No Rigassificatori. Tutti no che dicono sì alla “decrescita felice” del nostro Paese…

L’Italia, mostra ancora una volta, arretratezza culturale sui temi energetici. Molto è cambiato dal 1987, quando l’Italia rinunciò all’energia nucleare. È l’ora, direi, di rivedere quelle scelte, se vogliamo davvero tutelare l’ambiente, guardare al futuro e affrontare guerre, sempre meno e che pensavamo non potessero più avverarsi, con più potere contrattuale e meno esposti. Il consumo di energia continua a crescere spinto da miliardi di nuovi consumatori soprattutto dall’Asia. Le fonti rinnovabili sono destinate a restare minoritaria e le nostre economie sono sempre più vulnerabili al prezzo del petrolio. Invece di perdere altro tempo su nucleare si nucleare no e battersi contro l’energia nucleare vale la pena cercare di risolvere i problemi per acquisirne i benefici, primo tra tutti la completa assenza di emissioni in atmosfera.


L’energia nucleare può dare una mano all’ambiente e liberarci dalla tirannia del carbone e del petrolio sfatando i “falsi miti” delle rinnovabili. Ma un paese come il nostro, dove i rifiuti urbani diventano perennemente emergenza sociale, può finalmente affrontare una sfida così complessa? Eccome se deve anzi aggiungo: ora o mai più!

In realtà il rifiuto del nucleare da parte di alcuni in Italia mette a nudo i difetti di una classe dirigente che basa la propria politica su una informazione emotiva e superficiale che la porta a fraintendere la natura stessa dei rischi veri e coltiva false illusioni, evita le alternative e continua a sognare un mondo che non esiste ovvero è esistito e si chiamava Medioevo.

Si parla tanto di macchine elettriche tanto per sembrare un popolo figo ma nei fatti sfido chiunque a partire da Roma con una macchina elettrica e recarsi a Pentedattilo, Frazione di Melito Porto Salvo in Provincia di Reggio Calabria. Il nucleare potrebbe far sì che i sogni diventino realtà e che forse potremmo fare a meno del petrolio e occuparci seriamente del nostro ambiente incentivando le macchine elettriche sul serio avendo la possibilità di poterle usare producendo l’energia disponibile.

Sul gas poi ora l’Italia è pronta per la corsa a nuovi rigassificatori, è a caccia di navi rigassificatori per rompere i legami con Mosca. La verità è che manca una politica industriale da secoli su questi temi in Italia ed ora siamo costretti a rincorrere alternative che avevamo sotto il nostro naso da anni.

Smettiamo di rincorrere e iniziamo a programmare, fare in modo che le cose si facciano e che si inizi a vivere non sopravvivere…  

di Antonia Postorivo
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