Una festa di cui sentiamo poco parlare e a cui non corrisponde un reale giorno festivo, un “giorno rosso” in tutti i Paesi membri dell’Unione. Questo aspetto evidenzia quanta strada sia ancora da fare per raggiungere quell’unità a cui, soprattutto negli ultimi tempi, ci si appella
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9 maggio 1950: sottoscrizione della dichiarazione Schuman. Con tale dichiarazione si crea la prima forma di cooperazione tra sei Paesi europei. Oggi questa data celebra la Giornata dell’Europa.
Si chiama Liberato l’artista dall’identità misteriosa tra i più in voga degli ultimi anni. È il 2017 quando compare il suo primo brano: Nove maggio. L’inizio della canzone richiama proprio la data del titolo: “Nove maggio m’è scurdart’” - “Nove maggio, mi hai dimenticato”. La canzone tratta, infatti, di una storia d’amore finita, raccontata dal punto di vista di chi subisce l’abbandono e ne soffre, mentre l’altra persona coinvolta sembra aver già voltato pagina. Probabilmente oggi in molti associano questa data alla canzone in questione: si sa quanto un motivetto venga assorbito anche quando non vorremmo.
Tuttavia, il nove maggio è anche una data legata ad importanti eventi storici. In Italia è il Giorno della Memoria per le vittime del terrorismo, scelta in ricordo del ritrovamento del corpo di Aldo Moro e dell’omicidio di Peppino Impastato avvenuti in questa data ma nel 1978 (episodi per altro menzionati in un'altra celebre canzone del repertorio italiano). In Russia è la Giornata della vittoria, che celebra la fine della Seconda guerra mondiale e la sconfitta del regime nazista.
Ma l’episodio storico sul quale intendiamo soffermarci è quello che ricorda quanto accaduto il 9 maggio 1950: sottoscrizione della dichiarazione Schuman. Con tale dichiarazione si crea la prima forma di cooperazione tra sei Paesi europei: Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo. Tali Paesi si impegnavano a mettere in comune la produzione di carbone ed acciaio, dando vita alla CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio), la prima istituzione europea sovranazionale che avrebbe portato alla nascita dell’Unione Europea nel 1993.
Ecco perché il 9 maggio è anche la Giornata dell’Europa. Una festa di cui sentiamo poco parlare e a cui non corrisponde un reale giorno festivo, un “giorno rosso” in tutti i Paesi membri dell’Unione. Questo aspetto evidenzia quanta strada sia ancora da fare per raggiungere quell’unità a cui, soprattutto negli ultimi tempi, ci si appella. Come Liberato, anche l’Europa potrebbe dire, rivolgendosi a noi europei :“Nove Maggio, m’è scurdat”.