Un romanzo che nasce da una cartolina sbiadita e diventa un viaggio tra radici familiari, storie d’amore e memoria collettiva
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Ecco Postcard, l’ultimo libro, edito "Ilfilorosso", della Prof.ssa Erminia Barca, donna sensibile, studiosa delle emozioni, sognatrice.
Postcard racconta di una cartolina sbiadita, di un volto sereno che attraversa il tempo, di un’amore giovane e intenso nato tra i solchi della terra e le attese silenziose di un Sud antico.
Emilia Barca spiega come nasce Postcard: “Nasce da un lungo processo di elaborazione sentimentale legata alla figura di mia nonna precocemente morta all’età di ventisei anni lasciando come unico dono sua figlia. Alla rielaborazione sentimentale è seguita un ricostruzione sociale e storica del periodo nel quale lei è vissuta.”
Continua la scrittrice: “Postacard rappresenta un documento tangibile dell’esistenza dei miei nonni. La foto in copertina, che li ritrae, venne scattata dal fotografo professionista del paese, Antonio Scarcello. Sul retro della stessa mi ha colpito la denominazione della fotocartolina, che doveva essere spedita in America, in inglese ("Postcard") e in francese ("Correspondance").”
Il tempo narrativo si concentra totalmente in nove mesi di vita e di morte - tanto che l’input iniziale per il titolo del libro era "nove mesi per amare e nove mesi per morire"- per raccontare la storia d’amore dei protagonisti e la nascita della loro unica figlia.
“Il cuore del romanzo batte all’unisono interrogandosi sulle finalità intrinseche della vita e della morte. Il romanzo volutamente abbandona il dato personale per rifugiarsi in uno più ampio e universale. Tant’è che nella narrazione confluiranno i destini di tante donne e di tanti uomini. Conseguentemente il respiro narrativo si dilata su temi storici, sociali e antropologici”.
Nel romanzo c’è anche un viaggio storico: “Fondamentalmente è un viaggio storico e sociale. La narrazione calibrata su una vicenda d’amore finisce per essere un documento per comprendere le ragioni che hanno determinato chiusura, isolamento, ignoranza, abbandono e ricerca di soluzioni, anche oltre i confini italiani, a problemi atavici come, ad esempio, la povertà sistemica dei primi decenni del Novecento della Calabria e dei suoi paesi con un’economia prevalentemente agricolo-pastorale”.
Il dialogo con Erminia Barca ci fa riflettere sull’importanza del tempo, delle sue radici profonde, del valore unico del passato che abbiamo il diritto/dovere di custodire.
Erminia Barca con "Postcard" ci invita a custodire gelosamente i ricordi, il legame con la famiglia e con i nonni che rappresentano le lancette del tempo dell’anima.