Il giudizio ribalta la sentenze emessa dal Tribunale di Reggio nei confronti del politico eletto nel 2020 con Fdi. Stessa pena anche il fratello Antonio: i due erano stati arrestati pochi giorni dopo l’elezione a Palazzo Campanella
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È un vero colpo di scena giudiziario quello sancito dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nel processo d’appello “Eyphemos”, che ha almeno in parte capovolto l’impianto della sentenza pronunciata in primo grado dal Tribunale di Palmi. Oggi, la Sezione Seconda Penale, presieduta dalla giudice Adriana Trapani, ha letto il dispositivo che riforma profondamente quanto stabilito il 17 febbraio 2023.
Tra le decisioni più rilevanti, spicca l’assoluzione di Salvatore Alvaro e Giuseppe Carmine Napoli, imputati al capo 1, «per non aver commesso il fatto». Il verdetto segna una netta inversione di rotta anche rispetto a quanto stabilito in primo grado sulla posizione di Domenico Creazzo, ex consigliere regionale eletto nella lista di Fratelli d’Italia nel 2020 ed ex sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte: Creazzo, accusato di voto di scambio politico-mafioso e stato assolto in primo grado, è stato condannato a 10 anni.
La Corte ha inoltre rideterminato diverse pene, accogliendo parzialmente anche l’appello del pubblico ministero. Antonio Luppino, ad esempio, vede la sua pena ridotta a due anni e quattro mesi di reclusione, mentre per Domenico Alvaro (classe ’77) la condanna viene ridefinita in venti anni e sei mesi di reclusione. Antonino e Domenico Creazzo sono stati invece condannati a dieci anni di reclusione ciascuno per i fatti relativi al voto di scambio con la cosca Alvaro.
Anche per Gregorio Cuppari, Diego Laurendi e Rocco Laurendi (classe ’96) la Corte ha riconosciuto attenuanti generiche, rideterminando pene inferiori rispetto a quelle inizialmente inflitte. Diego Orfeo (classe ’37), condannato a due anni, ottiene la sospensione condizionale della pena, così come altri imputati.
Non mancano anche decisioni in favore della difesa: revocata l’interdizione dai pubblici uffici a Michele Romeo, confermata invece per Domenico Alvaro (classe ’77), Antonino e Domenico Creazzo. La Corte ha disposto la confisca di beni sequestrati, e la liberazione immediata di Salvatore Alvaro e Giuseppe Carmine Napoli, qualora non detenuti per altre cause.
Infine, sono stati condannati al pagamento delle spese processuali in entrambi i gradi di giudizio Domenico Alvaro cl. 1977, Domenico Creazzo, Gregorio Cuppari, Diego Laurendi e Diego Orfeo cl. 37, mentre altri 14 imputati dovranno farsi carico delle spese del solo grado di appello.
Una sentenza che cambia profondamente il quadro giudiziario dell’inchiesta Eyphemos, e che si preannuncia destinata a far discutere ancora a lungo.