Campagna adesioni

Anche in Calabria Fi apre i gazebo per il tesseramento, Cannizzaro: «Alle Europee puntiamo al 10%, saremo la casa dei moderati»

VIDEO | Il coordinatore regionale azzurro commenta laconico la burrascosa fuoriuscita di Katya Gentile da Forza Italia: «Auguri per il suo futuro». E snocciola i prossimi obiettivi: «Il 20% alle Politiche». Autonomia differenziata? «Il testo è migliorabile, non c'è da preoccuparsi, è un'opportunità per il Sud»

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di Claudio Labate
14 aprile 2024
16:45

«Katya Gentile? Auguri per il suo futuro». Francesco Cannizzaro glissa così, senza commentarla, la burrascosa uscita da Forza Italia della consigliera regionale cosentina. Lo ha fatto questa mattina a Reggio Calabria presenziando al gazebo allestito anche nelle altre principali città calabresi per rilanciare la campagna adesioni e per le prossime elezioni europee, sulle quali il coordinatore regionale azzurro si mostra molto ottimista.

«Siamo oggi qui, come in tutta Italia, con i nostri gazebo informativi dove avviamo una nuova campagna adesioni per il 2024, soddisfatti ed entusiasti del risultato del 2023. Come sapete la Calabria è stata tra le prime regioni d'Italia per numero di adesioni, e in percentuale la prima. Questo chiaramente significa tanto. Significa energie nuove, entusiasmo, coinvolgimento, aggregazione di tutte le forze moderate che non avevano mai formalmente aderito al partito».


Notizia delle ultime ore è che tanti movimenti, anche moderati, si vedono rinforzati dall’unico attrattore centrista moderato con il quale formalizzare un’alleanza, non ultima quella con “Noi moderati”: «È l'esempio emblematico di adesione ad una platea moderata ampia» dice Cannizzaro, soddisfatto. «Vi posso assicurare che anche nelle prossime ore, al più la prossima settimana, Antonio Tajani accoglierà diversi movimenti moderati all'interno del nostro partito. Il nostro obiettivo è il 10% alle elezioni europee e sono fortemente convinto che raggiungeremo questo obiettivo, così come sono fortemente convinto che la Calabria sarà la regione d'Italia ad avere la percentuale più alta e oggi da Reggio Calabria così come a Cosenza, Crotone a Vibo ci sono questi nostri gazebo informativi che vogliono dimostrare ai cittadini, concretamente, cosa sta facendo il nostro movimento politico in Italia, e come sta sempre di più divenendo centrale all'interno dell'azione del governo, essendo determinante sotto alcuni aspetti e traino sotto tanti altri».

L’obiettivo che sembra sempre più a portata di mano è comunque essere il secondo partito della coalizione di centrodestra e superare in modo forte la Lega.

«Al 20% noi puntiamo alle elezioni politiche, e mi pare chiaro e naturale che se noi dovessimo, così come accadrà, raggiungere le due cifre alle elezioni europee poi avremmo certamente il tempo per cogliere questa grande opportunità dato da questo consenso ampio che gli italiani ci daranno come premio per l'azione governativa che Forza Italia sta mettendo in campo. Quindi non vedo il motivo per il quale noi non dobbiamo puntare al 20%. Ribadisco, la moderazione, l’azione politica, la credibilità in Europa, nel mondo e in Italia, del nostro leader Tajani, ma devo dire di tutta la classe dirigente di Forza Italia, sono poi il “front” di questo partito. Io sono convinto che per le Europee, in ogni singolo borgo della Calabria, ci saranno risultati straordinari per Forza Italia».

Tornando alle cose di Calabria, il 18 aprile prossimo, in Consiglio regionale si parlerà di Autonomia differenziata, e da lì potrebbero nascere nuove frizioni nella coalizione di governo.

«Ma la discussione è aperta da tempo sull'Autonomia differenziata, e qui al Sud si sta ragionando un attimo più approfonditamente. Lo abbiamo detto anche al congresso nazionale, l'ho fatto io personalmente, perché riteniamo che l’Autonomia potrebbe rappresentare anche una opportunità ma una opportunità che verrà colta nel momento in cui il provvedimento verrà modificato con alcuni emendamenti che in questi giorni saranno presentati alla Camera perché, come sapete, il provvedimento oggi è alla Camera e questa settimana inizierà l'attività emendativa per poi essere discusso. Anche dalla Calabria, ma non solo, diciamo da tutto il Sud, ci sarà un'attività di approfondimento e quindi, ribadisco, con degli emendamenti specifici che andranno a migliorare il testo noi non ci dobbiamo preoccupare dell'Autonomia, e non possiamo sentirci anche come classe dirigente, non solo partitica, inferiori ad un Nord che ce l'ha fatta nel passato. Io credo che è arrivato il momento che il Sud alzi la testa, ce la può fare e credo che ce la farà. Però è chiaro che questo provvedimento, che è un provvedimento che evidentemente nell'immaginario collettivo passa come un provvedimento che aiuta il Nord e penalizza il Sud, e in parte è così, sia un testo migliorabile per dare al Sud delle opportunità che vanno raccolte».

Al coordinatore chiediamo anche di commentare la bocciatura, negli ultimi giorni, di due emendamenti relativi ai Tis e alla sanità calabrese. Se, insomma, pesi su quest’affossamento una campagna elettorale che, come dimostra il caso Gentile, si sta sempre più inasprendo.

«Lei fa riferimento a due tentativi di cambio di norma inseriti in un provvedimento che evidentemente non è molto attinente all'attività da lei evidenziata. In questo provvedimento non c'era nessun emendamento, quindi assicuro che in questo provvedimento del Pnrr non c'è nessun emendamento che riguarda i nostri tirocinanti che, vorrei ricordare, sono stati non attenzionati ma salvati, valorizzati, e inseriti in un percorso di stabilizzazione senza precedenti nella storia. Questa è una platea di 7mila persone, oggi affievolita a 4mila grazie alle norme del sottoscritto e di Forza Italia».

Cannizzaro porta ad esempio i cosiddetti tirocinanti ministeriali che oggi operano all'interno dei Ministeri con un contratto vero. «Prima lavoravano con un contributo senza addirittura un contratto certo, unica forma tutta italiana. E quindi siamo molto contenti che queste duemila persone oggi avranno un posto di lavoro sicuro e nei prossimi mesi avranno anche possibilità di essere stabilizzati a tempo indeterminato grazie a norme che noi abbiamo fatto. Per i Tis faremo la stessa cosa. Non è facile. Siamo sul pezzo, saremo sul pezzo e daremo loro la dignità lavorativa che meritano».

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