La Regione Lombardia si oppone ufficialmente ai ricorsi di Sardegna e Puglia alla Corte Costituzionale
Lo ha deciso una delibera di giunta su proposta del presidente Attilio Fontana. Lui e il sottosegretario all'Autonomia parlano di atto a tutela dei cittadini lombardi. La governatrice sarda Todde annuncia che tirerà dritto
Com’è noto la battaglia politica contro l’autonomia differenziata si sviluppa su due filoni. Da un lato c’è quello del referendum abrogativo per il quale si stanno raccogliendo le firme e che è stato chiesto anche dai Consigli regionali di Puglia, Sardegna, Emilia-Romagna, Toscana e Campania. Dall’altro c’è il ricorso alla Corte Costituzionale per chiedere l’annullamento della legge in quanto in violazione della nostra Costituzione.
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Su questo terreno si sta registrando un vero e proprio scontro fra le Regioni. Ricorso alla Consulta hanno proposto infatti le Regioni Sardegna e Puglia. La mossa non è piaciuta affatto alla Lombardia che ha deciso di opporsi a questi ricorsi. Lo prevede una delibera proposta dal presidente Attilio Fontana e approvata nella seduta di Giunta di lunedì 9 settembre. Fontana, insieme a Zaia, governatore del Veneto, è uno dei più accesi sostenitori della riforma Calderoli e ha già annunciato che la sua Regione è pronta a chiedere il trasferimento delle materie non Lep. Non a caso nell’organigramma dell’esecutivo di Fontana, c’è anche un Sottosegretario all’Autonomia Differenziata che è Mauro Piazza.
«Un atto a tutela della Lombardia e dei lombardi contro chi – spiegano Attilio Fontana e il sottosegretario regionale all’Autonomia, Mauro Piazza – vuole impedirci di porre in essere quanto previsto dalla Costituzione. Con la nostra delibera contro questi ricorsi, proseguono, non vogliamo sostituirci al Governo, che certamente saprà far valere le proprie ragioni, ma non possiamo accettare che altre Regioni cerchino di danneggiarci in un percorso legittimo, quello sull’autonomia, che consentirà alla Lombardia di correre ancora più veloce assumendosi le proprie responsabilità».
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La replica della governatrice Alessandra Todde arriva a stretto giro: «La Sardegna continuerà a combattere a testa alta contro l'autonomia differenziata nonostante le lamentele di Fontana o Zaia di qualche altro leghista con il dente avvelenato. Abbiamo presentato il nostro ricorso alla Consulta e siamo in prima fila contro chi vuole spaccare l’Italia e indebolire la Sardegna».