L’ex presidente, tirato in ballo dalla forzista, annuncia una conferenza stampa e dice che il debito certificato all’atto dell’insediamento di Succurro era di soli 30 milioni: «In questi anni è triplicato a causa di una gestione malsana delle risorse pubbliche»
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L'ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio
Non sono andate giù a Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza dal 13 giugno 2004 al 12 ottobre 2014, le dichiarazioni dell’attuale presidente Rosaria Succurro rilasciate nel corso e a margine del consiglio provinciale che ha approvato il rendiconto 2024 dell’ente. Un documento contabile pesantissimo che fa registrare un disavanzo di oltre 83 milioni di euro.
Questo deficit, aveva detto la Succurro, «deriva dagli effetti della legge Delrio e da vecchi mutui, sottoscritti dall’amministrazione di Mario Oliverio, che ingessano il bilancio dell’ente al punto che risulta difficile anche provvedere agli interventi ordinari come il taglio dell’erba». Ancora. «la Provincia di Cosenza ha ereditato dalla gestione Oliverio, la stessa che in passato aveva ricevuto l’Oscar per il bilancio, un gravame di 30 milioni relativo al Fondo di anticipazione liquidità e 2 milioni all’anno di mutui con il Credito sportivo, nel tempo arrivati alla cifra monstre di 22 milioni di euro».
Una versione che evidentemente ha dato fastidio a Mario Oliverio al punto che lo stesso ha convocato una conferenza stampa per mercoledì 28 maggio annunciando una operazione verità sui conti a suon di atti e documenti, Un primo lo anticipa da subito. «Nel 2022, al momento del suo insediamento - scrive Oliverio - il debito accertato era di 30 milioni di euro, per come certificato dal rendiconto 2021. Ai cittadini forniremo anche informazioni documentate per capire da cosa è stato determinato il buco di 83 milioni di euro, dei quali 53 milioni sono stati prodotti in questi ultimi tre anni dell’amministrazione Succurro».
«Un debito di questa dimensione, accumulato nel corso di soli tre anni - si legge nella nota di Oliverio - è palesemente frutto di una insana concezione dell’amministrazione pubblica. Una gestione delle risorse pubbliche malsana e senza scrupoli. D’altronde gli elementi di una situazione di degenerazione e di un’amministrazione allegra sono evidenti da tempo, sotto gli occhi di tutti. Confidiamo che gli organi preposti al controllo di legalità accendano le luci su quanto di grave si sta verificando alla Provincia di Cosenza».
«Sarà nostra cura fornire in apposita conferenza stampa, mercoledi 28 maggio 2025, le informazioni necessarie, la documentazione e gli atti amministrativi che inchiodano la Succurro alle sue responsabilità politiche ed amministrative, aggravate dal tentativo di sollevare polveroni al solo fine di nascondere le sue evidenti responsabilità screditando una stagione di governo della Provincia di Cosenza, caratterizzata da buona amministrazione, trasparenza, operatività e con risultati tangibili che hanno lasciato il segno in tutti i territori. Una stagione per cui la Provincia di Cosenza è assurta a modello di buone prassi amministrative a livello nazionale».