«Calabria allo sbando». E c’è chi si appella al presidente Mattarella

Nella difficile situazione politica e sanitaria che la Regione sta vivendo, alcuni movimenti chiedono l'intervento del capo dello Stato. Azione: «Punto più basso della democrazia». Noi: «Le redini passino al ministero dell'Interno» 

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di Emily Casciaro
19 novembre 2020
22:28
Sergio Mattarella
Sergio Mattarella

Una situazione incandescente quella che sta interessando la Calabria. Soprattutto un contesto destabillizzante per la democrazia tra inchieste della magistratura che hanno portato all'arresto del Presidente del Consiglio Regionale Tallini  ed un contesto politico desolante. Tanto che vi sono partiti e movimenti che invocano l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Azione: «Punto più basso della democrazia»

Il coordinatore politico calabrese del movimento di Carlo Calenda, Francesco Madeo, invoca l’intervento del Presidente della Repubblica per una Regione allo sbando con «nessuna guida politica, nessuna autorità cui fare riferimento, i poteri dello Stato che si scontrano». «È impossibile non pensare anche alle responsabilità della Commissione Antimafia – scrive  Francesco Madeo nella missiva – visto che la notizia della “impresentabilità” di Domenico Tallini è giunta a tre giorni dal voto regionale di gennaio 2020. Questo si può definire controllo preventivo sulle candidature? Crediamo di no, crediamo che si possa fare di più e meglio». Poi l’appello ai calabresi: «Crediamo anche che l’antidoto a questi fenomeni, ai candidati impresentabili che si presentano e vincono con migliaia di preferenze, ai partiti che consentono che questo avvenga in spregio alle più ovvie considerazioni di opportunità, alla criminalità che va a braccetto con la politica, l’antidoto a tutto questo sia la partecipazione. Ai calabresi diciamo partecipate. Impegnatevi, interessatevi».


“Noi” chiede lo scioglimento del Consiglio

«Abbiamo scritto al Presidente della Repubblica chiedendo di valutare lo scioglimento del Consiglio regionale della Calabria in attuazione dell'Art. 126 della Costituzione Italiana», sono invece le parole del portavoce del movimento "Noi" Fabio Gallo. «La morte del Presidente Jole Santelli, il subentrare di un vicario in una situazione nella quale l'Antimafia arresta il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria con presunte accuse che, se dovessero essere confermate, risulterebbero gravissime e destabilizzanti della stessa Democrazia poiché l'arrestato è espressione di un grande partito politico, richiede la consegna delle redini della Regione al Ministero dell'Interno. A maggior ragione, a causa del difficilissimo momento che la Calabria - già zona rossa - sta attraversando per l'impennata dei contagi causati dal Virus Covid-19 in un contesto politico noto ormai a tutti, incapace di reagire».

Giornalista
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