«Il 30,6% degli elettori si è recato alle urne per esprimersi sui cinque quesiti referendari sui diritti e la dignità del lavoro e sulla cittadinanza, pari ad oltre 14 milioni di persone, di cittadini attivi, di lavoratrici e lavoratori, tantissimi giovani, che devono essere rispettati per la volontà di partecipare, di scegliere e di esprimersi su tematiche importanti che riguardano tutte e tutti i cittadini del nostro Paese». Lo dichiarano, in una nota, il portavoce regionale di Europa Verde Giuseppe Campana e il segretario regionale Sinistra Italiana Fernando Pignataro

«Pertanto, il tentativo goffo del centrodestra di dare una narrazione sul mancato raggiungimento del quorum come di una sconfitta della sinistra e di un rafforzamento del Governo – proseguono – è niente altro che “propaganda” che crolla già solo rispetto al dato che il centrodestra nel settembre 2022 ha vinto le elezioni con poco più di 12 milioni di voti, al di sotto degli oltre 13 milioni di Sì ai quesiti referendari sulle materie del lavoro e questo dato ci consegna un messaggio chiaro rispetto alle prossime competizioni politiche: la Coalizione progressista unita è nelle condizioni di vincere».

«La verità è che il mancato raggiungimento del quorum non è il fallimento della sinistra, ma un'occasione persa per milioni di italiani di avere più diritti, abbiamo perso una battaglia, ma pensiamo di aver riacceso una speranza. E comunque – aggiungono Campana e Pignataro – si pone una problematica importante sui referendum, che vanno rivisti soprattutto rispetto al quorum così alto e non più accettabile con una partecipazione alle varie competizioni elettorali che vedono coinvolti nel nostro Paese stabilmente meno della metà degli elettori».

«Anche in Calabria, pur mantenendosi al di sotto delle percentuali nazionali, che rappresenta una maggiore disaffezione alla partecipazione democratica, i quasi 350.000 elettori che hanno espresso un record percentuale di Sì sono un segnale di vitalità politica, oltre che il riconoscimento del lavoro certosino e capillare svolto dai Comitati per i Sì e, soprattutto, dalla Cgil nazionale e calabrese, a cui va il grande merito di aver riportato all’attenzione del Paese le questioni del lavoro, della sua centralità, delle sue problematiche e del bisogno di diritti cancellati da leggi assolutamente ingiuste e dannose», affermano ancora i due esponenti di Avs.

«In Calabria alle ultime elezioni regionali si sono recati alle urne 779.268 elettori, pari al 44,37% e Occhiuto è stato eletto con 431mila voti. Anche questo è un segnale che l’alternativa è possibile anche nella nostra regione con un progetto serio e una grande unità delle forze democratiche e progressiste – continuano –. Ora non bisogna fermarsi, l’iniziativa di merito deve continuare più forte in tutte le piazze e con le proposte e le battaglie nelle aule parlamentari. Questo ci hanno chiesto con forza oltre 14 milioni di italiane e italiani».

«Alleanza Verdi Sinistra della Calabria intende continuare a dare il suo contributo come ha fatto durante la campagna referendaria in tutte le sedi e in tutti i modi per arrivare all’affermazione delle questioni poste dal sindacato che riguardano il lavoro, il salario, il reddito, la sicurezza, i licenziamenti discriminatori, la dignità, il diritto alla cittadinanza per i cittadini immigrati che contribuiscono alla vita e alla crescita del Paese – concludono –. L’8 e il 9 di giugno non si è conclusa una storia, ma è solo cominciata».