È un misto di confusione e costernazione il senso disarmante rimasto ieri al termine del Consiglio comunale di Catanzaro aperto, sul tema unico dell'ubicazione del nuovo ospedale.

Ospiti senza parole

Confusione politica per via delle diverse lacerazioni in seno ai rispettivi schieramenti ma anche sulle risorse che servirebbero a realizzarlo. «I dati ci dicono che praticamente soldi in cassa non ne abbiamo – commenta a margine con i giornalisti la consigliera regionale Pd Amalia Bruni –, per Catanzaro così come non ne abbiamo per tanti altri. Soldi in cassa ci sono per il completamento degli ospedali di Vibo e di Palmi. Inail del resto funge come una banca, se tu come azienda o come regione sei in grado di ripagare questo debito, chiaramente ti danno i soldi per costruire la struttura».

Analisi politiche contrastanti all'indomani del Consiglio comunale deserto sul nuovo ospedale di Catanzaro. Per la struttura ci sarebbero solo i soldi della progettazione.

La consigliera regionale Bruni, il collega Mammoliti, pure lui del Pd e Lo Schiavo del Misto non hanno potuto parlare visto che la sessione è andata deserta per mancanza del numero legale. Sull'argomento la maggioranza di centrosinistra che regge solo grazie al gruppo Misto potrà però ora autodeterminarsi.

La fiducia del primo cittadino

«Se il sindaco avesse preso una posizione – dice ai giornalisti Nicola Fiorita dopo aver preso atto dell’insuccesso della seduta – avrebbe in qualche modo indebolito questo Consiglio. Ora questo Consiglio non si è fatto e il sindaco andrà avanti per la sua strada con la sua amministrazione dicendo quello che ho detto, quello che ho anticipato e quello che mi posso ribadire. Il presidente Occhiuto – conclude – mi ha ribadito che le risorse ci sono, è importantissimo sapere quante risorse ci sono a disposizione della città, è importantissimo rivendicare un ruolo di interlocuzione della città nel pieno rispetto dei poteri conferiti al commissario ma anche rivendicando il fatto che Catanzaro è il capoluogo di regione».