Fdi e Fi, adesso è scontro frontale. Ferro, Orsomarso e Nicolò a valanga su Tallini

La visita di Giorgia Meloni a Reggio ha scompaginato le carte nel centrodestra. Lo stop alla candidatura di Mario Occhiuto ha indispettito i forzisti e creato il gelo tra gli alleati. Tra i più duri il consigliere regionale azzurro, che ha accusato Fratelli d'Italia di essere «la casa dei riciclati». La parlamentare calabrese ha replicato parlando di «stato confusionale», mentre gli altri due compagni di partito cercano di stemperare: «Non è attaccando Wanda o Giorgia che si recuperano i consensi»

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di Riccardo Tripepi
3 maggio 2019
20:05
Mimmo Tallini
Mimmo Tallini

Si accende la polemica interna al centrodestra calabrese. La visita di Giorgia Meloni che ha ammonito l’alleato forzista ad evitare fughe in avanti con la candidatura di Mario Occhiuto alla carica di governatore e ha rilanciato sul nome di Wanda Ferro ha innescato un vespaio di polemiche.

Tra i più duri a replicare alla pasionaria di Fratelli d’Italia è statoil consigliere regionale Mimmo Tallini  che ai microfoni di Lacnews24 ha attaccato frontalmente l’alleato. «Fdi sta diventando il partito dove si riciclano anche soggetti provenienti dal centrosinistra e dal Pd», le parole di Mimmo Tallini che ne ha avute anche per Wanda Ferro: «Si è candidata quando si sapeva di perdere per diventare consigliere regionale».


Immediate le repliche da Fratelli d’Italia. Wanda Ferro non è andata troppo per il sottile: «Comprendo che la tua sconfitta alle ultime elezioni politiche, che ti do atto di avere affrontato senza che alcuno ti abbia fornito qualche sorta di paracadute, abbia contribuito a determinare una sorta di stato confusionale, ma ciò non dovrebbe esimerti dal ricordare che la tua elezione a consigliere regionale è avvenuta proprio grazie alla mia candidatura alla presidenza».

 

Provano a non infiammare gli animi, invece, i consiglieri regionali Fausto Orsomarso e Alessandro Nicolò che, tramite una lunga nota stampa, elogiano il lavoro di Giorgia Meloni e invitano ad evitare nervosismi e a non cedere agli egoismi. In buona sostanza replicano a Mimmo Tallini, ma senza nominarlo. «Come ha ben ribadito Giorgia Meloni nel comizio di Reggio Calabria, accolta da grande partecipazione ed entusiasmo – scrivono Orsomarso e Nicolò - per vincere le regionali bisogna mettere da parte gli egoismi dei singoli partiti e lavorare con lo stesso schema che ci ha fatto vincere nelle altre regioni in cui si è recentemente votato. Non bisogna quindi cedere al nervosismo, né tantomeno si può immaginare che attaccando Giorgia Meloni o Wanda Ferro si possano recuperare consensi. Da parte nostra continueremo a lavorare per le politiche che servono alla Calabria, convinti che tra i leader nazionali sia proprio Giorgia Meloni quella più sensibile e con maggiore capacità di ascolto per ridurre il divario Nord-Sud che negli ultimi anni è aumentato».

Il lavoro di crescita messo in atto da Fdi non può essere sprecato in duelli personali, almeno stando alle parole dei due consiglieri regionali. «Fratelli d’Italia, grazie all’appello di apertura  di Giorgia Meloni a diverse esperienze e sensibilità, raccoglie sempre nuove adesioni sui territori. Questa crescita è messa a disposizione dell'intero centrodestra, che è l’alveo naturale dell’azione politica di Fratelli d’Italia, con l’obiettivo di contribuire a riportare la coalizione alla guida del Paese rimandando in minoranza il disastroso caravanserraglio del Movimento Cinque Stelle.  Non fanno bene a questo progetto comune i nervosismi o le liti personali a cui non siamo interessati». 

 

Ma Orsomarso e Nicolò vanno oltre e descrivono un progetto politico aperto che potrà essere abbracciato da chiunque ci si ritrovi. Senza per questo che si debba parlare di “riciclati”.

«Quindi più che parlare tra di noi bisognerebbe parlare alla gente, prendendo atto che nella  agenda degli ultimi Governi la Calabria non l'abbiamo trovata, e soprattutto le direttive europee volute dai tecnocrati e le misure imposte, inutili come Garanzia Giovani, sono il frutto di un indirizzo politico sbagliato del PPE alleato con il PSE. È questo che vuole cambiare con il voto delle Europee Fratelli d'Italia, che insieme ad altre esperienze politiche ha aderito al gruppo dei Conservatori Riformisti che vogliono costruire nel Parlamento europeo una nuova alleanza. Oggi tutti quelli che non si sentono rappresentati dal Pd e che non sono convinti dal governo giallo verde del cosiddetto cambiamento lavorano per costruire una legittima alternativa politica. Vale per i dirigenti e soprattutto per gli elettori che scelgono liberamente e in ragione dei temi a loro sottoposti». 

 

Riccardo Tripepi

 

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Giornalista
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