Segnali di crisi

Comune Crotone, il sindaco Voce: «Non sono sicuro della maggioranza, senza stabilità pronto a dimettermi»

VIDEO | Il primo cittadino sta «lavorando a soluzione alternative» ma senza i numeri in Consiglio «è chiaro che daremo la parola ai cittadini. Per colpa di alcuni, c’è il rischio che si vada a votare»

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di Francesca Caiazzo
20 dicembre 2021
14:15

«Ad oggi non sono sicuro della maggioranza, ma sto lavorando a soluzione alternative. Se non dovessimo riuscire a ricreare le condizioni di stabilità, è chiaro che daremo la parola ai cittadini». Così il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, dopo i segnali di crisi di maggioranza, che hanno contribuito anche alla sonora sconfitta incassata alle elezioni provinciali del 18 dicembre scorso. Intercettato a margine della conferenza stampa del film Libero di volare, di Fabio Mancuso, il primo cittadino non si dice però preoccupato perché «qui non si tratta di mantenere una posizione o dei privilegi, quindi non c’è la preoccupazione di perdere queste cose. Qua c’è il senso di responsabilità nei confronti di una città, che ha votato un sindaco e, per colpa di alcuni, c’è il rischio che si vada a votare. Se ne assumeranno loro la responsabilità». Poi aggiunge: «Finché avrò la possibilità di lavorare per la città di Crotone e di non fare inciuci politici, resterò al mio posto».

La sconfitta alle provinciali

Candidato alla presidenza della Provincia di Crotone, Voce è stato battuto di misura da Sergio Ferrari, sindaco di Cirò Marina, che ha ottenuto più del doppio delle preferenze. Ma per Voce non si tratta esattamente di una debacle: «Lo è se si guarda solo ai numeri, ma personalmente non lo è dal punto di vista politico e personale. Altri sindaci, magari, hanno ceduto anche a pressioni politiche, io no perché sono un sindaco libero, che non deve dar conto a nessuno e sono stato disposto a candidarmi, mettendoci la faccia, anche sapendo che le cose non sarebbero andate bene. Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti. Sindaci che mi hanno chiamato e mi hanno chiesto di rappresentarli come presidente, poi sono spariti, questa è la verità. Quindi, la debacle è loro».


La maggioranza si sgretola

Il sostegno, però, è mancato dalla sua stessa maggioranza, parte della quale aveva espresso perplessità sulla sua candidatura, prendendone le distanze. Pochi giorni prima del voto, nel Consiglio comunale del 13 dicembre, si è consumato lo strappo, con i consiglieri Salvatore Riga e Vincenzo Familiari che hanno annunciato di abbandonare la maggioranza: «Non ho ceduto neanche alle pressioni dei miei stessi consiglieri comunali. Ma quali consiglieri escono sulla stampa contro il loro sindaco? Il valore umano è quello che ognuno mostra. Ho sempre detto, che avrei fatto il sindaco con le persone che dicevo io. Non è obbligatorio che io continui a fare il sindaco, ma se dovessi continuare a farlo, continuerò a scegliere le persone con cui portare avanti un discorso politico. Queste persone la vedono in maniera diversa, ma non per l’attività che stiamo facendo, non sanno nulla dell’attività amministrativa. Si occupano solo di tramare. Hanno fatto la loro scelta. E, sinceramente, vedere alcuni consiglieri di maggioranza, gioire e festeggiare con quelli che combattevano in campagna elettorale e non festeggiare il consigliere Lo Guarro (unico consigliere di maggioranza della lista a sostegno di Voce eletto in Consiglio provinciale, ndr) è umiliante per loro».

Intanto, non resta che aspettare: il 29 dicembre prossimo dovrebbe essere convocato il Consiglio comunale, un importante banco di prova per capire se Voce ha ancora i numeri per governare la città.

Giornalista
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