Cosenza, il Pd incontra i riformisti nel segno di Pietro Nenni e Giacomo Mancini

INTERVISTA | Iniziativa nella Federazione provinciale del Partito democratico, nell'ottica di un ampliamento verso le componenti socialiste

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di Salvatore Bruno
19 febbraio 2020
19:00

L’affissione di una fotografia in cui figurano gli storici leader socialisti Pietro Nenni e Giacomo Mancini, nella sala principale della sede di Cosenza del Partito Democratico, non è solo un omaggio a due colonne della storia repubblicana.

Il nuovo Pd

Il gesto è denso di significati politici: è un messaggio di inclusione e di apertura del nuovo corso Pd targato Nicola Zingaretti, sottolineato a Cosenza dalla simbolica cerimonia di consegna della stampa in bianco e nero, poi collocata su una parete dei locali della federazione provinciale. A promuovere l’iniziativa sono stati i componenti del Laboratorio Riformista Calabrese che annovera, tra gli altri, l’omonimo nipote del leone socialista ed ex deputato Giacomo Mancini, e Saverio Greco, già presidente del consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi tra il 2002 ed il 2006. Entrambi accolti insieme a numerosi storici militanti del Partito socialista, dal commissario provinciale del Pd Marco Miccoli.


Un momento storico

La foto ritrae Pietro Nenni e Giacomo Mancini al termine del Comitato Centrale del 18 giugno 1963, in cui la corrente autonomista del Psi si spaccò. Lombardi votò infatti contro gli accordi della Camilluccia per la formazione del primo centro-sinistra organico. Nenni si dimise da segretario e convocò il congresso.

Il primo governo di centrosinistra

Il 29 ottobre 1963 il XXXV congresso del PSI confermò Nenni segretario e autorizzò l’avvio delle trattative per la formazione di un governo con la Dc, il Psdi, il Pri. Il 4 dicembre del 1963 Aldo Moro compose il primo governo di centro-sinistra con la partecipazione attiva dei socialisti. Moro ne fu Presidente, Nenni vice presidente e Giacomo Mancini ministro della Sanità.

L'apertura ai riformisti

«Stiamo costruendo un nuovo percorso inclusivo ed espansivo del Partito Democratico – ha detto Marco Miccoli – La sfida è quella di coniugare i contenuti dei grandi riformismi del Paese con i nuovi movimenti che si affacciano dinanzi a noi, penso alle Sardine o alle manifestazioni delle donne per la difesa dei loro diritti o a quelle di nuove categorie di lavoratori disagiati, come i riders o gli impiegati dell’e-commerce. Insomma c’è un mondo che si muove che dobbiamo tenere presente».

«Avendo appunto la capacità di creare - ha detto ancora Miccoli - un legame tra il nuovo che avanza, che protesta e chiede cambiamento alla esperienza di personaggi del calibro di Pietro Nenni e Giacomo Mancini, a cui si attinge sempre, trattandosi di intepreti della storia più nobile del riformismo italiano»

Insieme contro i sovranisti

I socialisti sono quindi interessati a partecipare al nuovo Pd, condividendo col partito di Zingaretti, il medesimo campo del centrosinistra in contrapposizione alle destre sovraniste di Meloni e Salvini. Con uno sguardo proiettato anche ai prossimi appuntamenti elettorali: le amministrative di Cosenza non sono poi così lontane. Abbiamo intervistato Giacomo Mancini

Giornalista
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