La goccia che sta facendo traboccare il vaso, però, è la paventata decisione di Occhiuto di presentarsi agli elettori senza il simbolo del partito. Che c’è da dire al momento non è che tiri moltissimo, considerato l’appannamento ormai progressivo e inesorabile della leadership di Silvio Berlusconi.


Secondo Morrone e i suoi, però, rinunciare al simbolo del partito è inaccettabile proprio nella città che esprime la coordinatrice regionale Jole Santelli e il suo vice Roberto Occhiuto, fratello del Mario pronto a chiedere il consenso ai cosentini per guidare il Comune per un altro mandato. Una decisione che per di più verrebbe calata dall’alto e senza nessun confronto sul territorio. Altra condizione che Ennio Morrone sta ponendo con insistenza è quella relativa al ruolo che il figlio Luca, attualmente presidente del Consiglio comunale, dovrebbe avere nella futura avventura amministrativa. La richiesta è chiara: un ticket tra sindaco e vicesindaco senza tentennamenti ulteriori da parte di Occhiuto. Addirittura Morrone avrebbe avanzato l’ipotesi di un mini rimpasto da attuare subito per arrivare ad una soluzione del genere già sul finire dell’attuale mandato. Insomma il gioco è quello di alzare la posta in gioco per tentare di raggiungere gli obiettivi minimi. Chi rischia più di tutti, però, è proprio Mario Occhiuto che giorno dopo giorno ha visto assottigliarsi la schiera dei sostenitori. La rottura con i fratelli Gentile è ormai datata e metabolizzata. Anche se adesso non si tratta più solo di consensi persi, ma di voti passati in maniera diretta agli avversari, considerato il rafforzarsi dell’asse tra il Pd di Renzi e il partito di Alfano. E’ scappato anche Giacomo Mancini, ex assessore del Pdl delle giunte targate Scopelliti, il quale dopo aver aderito al movimento di Denis Verdini sta facendo un pensierino alla possibilità di candidarsi alle primarie del centrosinistra. Insomma una vera e propria fuga che potrebbe diventare ancora più grave con un’eventuale rottura con Morrone e il suo gruppo. Ed è chiaro che su Cosenza si gioca molto anche la coordinatrice regionale Santelli che molte delle dinamiche in atto ha favorito e avallato.



Riccardo Tripepi