Elezioni Calabria, Pd stretto tra l’ipotesi De Magistris e il ritorno di Oliverio

VIDEO | Nonostante il rinvio del voto i democrat rimangono in piena fibrillazione. Assediati dalla possibile candidatura del sindaco di Napoli e l'ex governatore forte dell'assoluzione nell'inchiesta Lande desolate

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di Riccardo Tripepi
6 gennaio 2021
12:14

Il rinvio delle elezioni regionali al prossimo 11 aprile ha sicuramente fatto tirare un sospiro di sollievo al centrosinistra che si era impantanato ai vari tavoli delle trattative e aveva già consumato la rottura con Carlo Tansi. Ma i nuovi accadimenti degli ultimi giorni hanno fatto riposizionare tutti in trincea e complicato ulteriormente il quadro.

La possibile e ingombrante candidatura del sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha confermato in più occasioni di avere avviato un riflessione in merito ha messo tutti in guardia e potrebbe sicuramente privare lo schieramento del centrosinistra di gran parte delle forze civiche di riferimento.


Il Pd che non vorrebbe subire candidature esterne, anche se la guida del commissario regionale Stefano Graziano da questo punto di vista è sembrata molto debole, ha preso finalmente posizione. E tramite il capogruppo in Consiglio Domenico Bevacqua e il coordinatore della segreteria nazionale Nicola Oddati ha esplicitamente chiuso a candidature provenienti dall’esterno. Anche perché brucia ancora l’esperienza fallimentare fatta con Pippo Callipo all’ultima tornata elettorale.

Ma adesso i problemi al Pd arrivano anche dall’interno. Già da qualche tempo l’ex governatore Mario Oliverio era tornato in pista con diversi incontri non passati inosservati alla sua fondazione di Cosenza insieme ai compagni di avventura di sempre e cioè i vari Nicola Adamo, Nino De Gaetano e Luigi Incarnato ad esempio.

L’assoluzione nell’ambito dell’inchiesta “Lande Desolate” poi gli ha restituito grande forza tanto da spingere diversi esponenti Pd a richiamare una sua presenza più attiva all’interno del partito. Oliverio, però, non ha dimenticato il modo con il quale è stato trattato al termine della passata legislatura e sta valutando con attenzione il da farsi. Del resto i posti al sole per lui e i suoi uomini all’interno del Pd non esistono e l’idea di creare un polo indipendente Oliverio l’aveva già accarezzata un anno fa quando si trovava in una posizione politica molto più debole. E non è per nulla escluso che adesso possa decidere di riprovarci.

Giornalista
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