Gli effetti del voto alle amministrative in una città importante come Lamezia Terme, produrranno inevitabilmente dei risvolti all'interno della geografia politica del Consiglio provinciale di Catanzaro. La cosiddetta elezione di secondo grado che disciplina il voto per il rinnovo degli organismi provinciali, a seguito della riforma Delrio, prevede infatti che possano ambire a un seggio nell'assise dell'ente intermedio, solo i sindaci e i consiglieri comunali, in questo caso, degli 80 comuni della provincia di Catanzaro. Venendo meno tale presupposto, cioè in caso di decadenza o di mancata rielezione al Consiglio comunale di appartenenza, il sindaco o il consigliere comunale che siede in Consiglio provinciale decade con effetto immediato.

Attualmente sono due i rappresentanti lametini all'interno del Consiglio presieduto da Amedeo Mormile: Giovanni Arrigo Saladini (candidato alle comunali nella lista Noi Moderati) e Davide Mastroianni (candidato nella lista di Forza Italia). Il primo, eletto nel 2019 in una lista civica a sostegno di Mascaro, nel 2022 ha aderito alla formazione "Noi moderati" ed è stato eletto al Consiglio provinciale con "La Grande provincia" coordinata dal consigliere regionale Antonello Talerico. Si è ricandidato al Comune nella lista coordinata da Pino Galati a sostegno di Murone ma le 202 preferenze raggiunte per ora non gli consentono il rientro in Consiglio.

Saladini fuori dai giochi dunque, salvo riconteggi o subentri dovuti a nomine assessorili, significa che il consigliere è destinato a perdere anche il seggio alla provincia di Catanzaro. Al suo posto, se tale ipotesi sarà confermata, entrerebbe a Palazzo di Vetro, la prima dei non eletti, ovvero la consigliera comunale di Catanzaro, Giulia Procopi, vicina alle posizioni dell'ex presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini. Una catanzarese al posto di un lametino dunque sebbene dal punto di vista politico per la maggioranza di Mormile cambierebbe poco o nulla.

Più complicata la situazione che riguarda Mastroianni. Eletto nel 2019 al comune nelle liste per Mascaro, Mastroianni nel 2022 ha centrato l'elezione in Consiglio provinciale in quota "La Provincia ci Lega", espressione del partito di Matteo Salvini. Ma a dicembre 2024 il consigliere ha aderito a Forza Italia candidandosi nella lista del partito di Tajani alle comunali 2025. Le 399 preferenze raccolte, tuttavia, non gli consentirebbero di rientrare in Consiglio: Mastroianni deve sperare nella vittoria di Murone che farebbe scattare il terzo seggio per i forzisti con in pole Titina Caruso, Maria Grandinetti e Tranquillo Paradiso. Se tale scenario trovasse conferma basterebbe una nomina in giunta per far scattare il seggio per il consigliere uscente.

In caso di vittoria di Lo Moro, di converso, Mastroianni sarebbe fuori dai giochi (insieme a Paradiso) e decadrebbe anche dal Consiglio provinciale. Un'eventualità che, se trovasse conferma, aprirebbe le porte di Palazzo di vetro, a un altro lametino, primo dei non eletti nella lista della Lega al consiglio provinciale: il consigliere comunale uscente Mimmo Gianturco che ha centrato la rielezione seppur non nella lista del Carroccio ma nella civica "Lamezia Domani".