L’esponente della segreteria regionale dem ripercorre «la chiarissima scelta strategica di Elly Schlein» su un tema ormai diventato centrale nella campagna elettorale: «Il propagandismo è sempre in agguato»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Le risorse, oltre 15 milioni di euro, erano state stanziate dalla giunta regionale e provenivano dai fondi montagna 2023 e 2024. Tra gli interventi anche la realizzazione di invasi e aree di atterraggio per elisoccorso
«Ha ragione Massimo Clausi che definisce “delicatissima” la questione delle aree interne nel Paese ed in Calabria e fa rilevare anche la mancanza di un “quadro generale” e la mancanza di una “discussione approfondita sulle strategie complessive per fare uscire la Calabria dai soliti indici macroeconomici dai quali non riesce a staccarsi da 40 anni a questa parte” ed infine rileva che “gli incontri pubblici si limitano ad iniziative di partito o a presentazione di candidati. Forse i focus sugli argomenti non si portano più». Esordisce così, in una nota, Pasquale Mancuso, della segreteria regionale Pd Calabria – Aree interne.
«Non mi soffermo sulla tristemente famosa vicenda dell’irreversibilità della “morte” delle aree interne “certificata” da atti importanti e significativi dell’attuale Governo. Convengo che il tema è ormai centrale nella campagna elettorale in corso ed è altrettanto vero è che il Partito Democratico ne sia il più convinto e coerente sostenitore», prosegue.
«Veniamo ai fatti. Da due anni il Pd nazionale, con la chiarissima scelta strategica della segretaria nazionale Elly Schlein, ha indicato nelle aree interne uno dei temi fondamentali della costruzione dell’alternativa di governo al centrodestra nel Paese perché interessano il 60% del territorio ed il 22% della popolazione», scrive Mancuso.
«Questo impegno, in tutto il Paese – continua –, ha determinato una mobilitazione che ha portato, ad esito di un lungo ed approfondito percorso di merito, alla presentazione, nello scorso mese di luglio di una organica e complessiva proposta di legge, prima firmataria proprio e non a caso Elly Schlein, sulla valorizzazione delle aree interne, con un impegno finanziario di oltre 6 miliardi di euro e con un ampio spettro di interventi che chiaramente individuano nella Sanità territoriale, nella Istruzione, nelle infrastrutture stradali e ferroviarie, nel trasporto pubblico locale, nelle piccole e medie imprese agricole, nella pubblica amministrazione, gli elementi irrinunciabili che servono non soltanto ad indirizzare, permanentemente, risorse aggiuntive per quelle aree ma anche per difendere servizi che sono irrinunciabili e non negoziabili».
«Il Pd della Calabria è il solo ed unico partito che in Calabria ha saputo e voluto delineare, in solitudine, in tempi non sospetti, un percorso di impegno, che ha preceduto – sottolinea Mancuso – finanche l’indicazione nazionale, incastonato dentro i contenuti della sua prima conferenza programmatica, tenutasi a Soveria Mannelli il 19 e 20 aprile 2024, ed a valle di un percorso di ascolto territoriale con la propria base e con gli amministratori locali che hanno costituito il terreno fertile sul quale abbiamo posto le basi peri contenuti di merito sulle aree interne della Calabria».
«Alla successiva festa regionale del Pd Calabria, tenutasi a Taverna il 20, 21 e 22 settembre 2024, abbiamo messo a terra, allargando il confronto alle forze sociali, imprenditoriali, associative, ambientaliste, una serie di proposte che sono state portate a verifica finale e conclusiva, con un lavoro di rifinitura in due tavoli tematici, agli Stati Generali della Montagna tenuti a Mormanno l’ 11 e 12 ottobre 2024, alla presenza di Elly Schlein, di Marta Bonafoni e dell’intero gruppo dirigente nazionale del Pd», rimarca.
«Un manifesto, che parte dalla approfondita analisi demografica dello spopolamento imponente, dalla fuga delle risorse umane, soprattutto giovani, l’esito dell’impegno con proposte chiare ed impegnative». Proposte che Mancuso elenca nel dettaglio.
«1. Avanzamento della spesa su tutti i 109 Comuni delle aree della Snai stante l’attuale intollerabile ed irresponsabile sottoutilizzazione di risorse con particolare riguardo: a. alla Sanità pubblica e di prossimità con incentivi economici e di carriera, soluzioni abitative, per il personale sanitario ospedaliero dei presidi periferici e per i medici di famiglia al fine anche della copertura degli ambulatori anche per il servizio di guardia medica delle zone scoperte, modifiche delle norme su ruoli e funzioni degli ospedali di area disagiata, con particolare attenzione alle urgenze, aumento della presenza di defibrillatori con adeguata formazione, rafforzamento della telemedicina, dell’elisoccorso, sostegno alla non autosufficienza con rafforzamento dei servizi integrati sanitari; b. al trasporto pubblico locale e la mobilità – un nuovo piano di sostegno alle province ed ai Comuni per la manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità – incentivazione di nuove modalità più flessibili ed efficaci come il trasporto a chiamata – potenziamento dei servizi e realizzazione del piano degli interventi su ferro garantiti da Ferrovie della Calabria; c. all’istruzione e formazione scolastica – incentivi economici e di carriera agli insegnanti che operano in queste zone in modo continuativo anche per la salvaguardia della continuità didattica, utilizzo dei fondi europei per apertura e mantenimento degli asili nido e dei servizi per l’infanzia con diminuzione delle rette per le famiglie con basso reddito, modifica normativa per impedire chiusura classi con numero basso di iscritti per tutelare plessi delle aree interne, rafforzamento delle competenze di base.
2. Rafforzamento delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
3. Rafforzamento delle Green Community.
4. Promozione delle unioni e fusioni dei comuni montani con apposita proposta di legge del Gruppo Pd al Consiglio regionale depositata in data 29 gennaio 2025».
«Questo il percorso chiaro, l’impegno limpido, la testimonianza coerente del Pd nazionale e del Pd della Calabria, nel dibattito politico e nelle sedi istituzionali ai vari livelli, per fronteggiare lo spopolamento e promuovere e valorizzare la montagna e le aree interne nel Paese ed in Calabria».
«E gli altri? Sfuggiamo dagli slogan e dagli annunci come suggerisce, giustamente, Massimo Clausi, ed andiamo ai numeri, ai dati, in Calabria, che sono questi. In Calabria insistono 4 aree della Strategia Nazionale Aree Interne con 58 Comuni e con una dotazione finanziaria di oltre 11 milioni di euro ciascuna per oltre complessivi 40 milioni di euro e con Accordi di Programma Quadro (con impegni vincolanti, temporali e di attuazione firmati da tutti i soggetti interessati: Comuni, Regione Calabria,, Ministeri) firmati alla fine del 2021. I tempi di attuazione di tutti gli interventi (riguardanti, tra gli altri, gli interventi dell’emergenza urgenza sanitaria, la telemedicina, istruzione, lo sviluppo locale, il trasporto pubblico, dovevano avere come termine i primi tre mesi del 2024 (la stragrande degli interventi entro il 31 dicembre 2023). Alla data del 31.12.2023, secondo la certificazione del Ministero dell’Economia e Finanze con il D.E.F. 2024 nell’Allegato contenente la relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate ai sensi della Legge 196/2009 art. 10 integrata dal D.to Lgsv. N. 88/2011 art. 7, l’avanzamento della spesa è pari allo zero».
«Le tre nuove aree della Snai, con 49 Comuni, istituite con la programmazione 2021/2027, ad oggi, non hanno ancora sottoscritto gli A.P.Q. nonostante una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro circa per ciascuna di esse. Si aggiunga: le competenze regionali in materia di attuazione della Snai (strategia Nazionale Aree Interne) e delle Politiche della Montagna sono immotivatamente separate in Dipartimenti regionali diversi con conseguenze facilmente immaginabili».
«Ed ancora: sulla proposta di legge del Pd Calabria il silenzio delle forze della maggioranza di centrodestra nonostante una proposta simile fosse stata avanzata, e dimenticata purtroppo, del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e dell’assessore regionale Gianluca Gallo sulla quale avevamo manifestato ogni disponibilità al confronto ed a costruire sintesi unitarie; senza che si dimentichi gli inascoltati appelli che Uncem nazionale e della Calabria, da anni, avanzano sulla necessità di rafforzare la governance degli enti montani in Calabria».
«Il confronto, in campagna elettorale, spesso, è ruvido e la tentazione del propagandismo è sempre in agguato e “copre” responsabilità, omissioni, ritardi, assenze, latitanze; più difficile è la “costruzione” di proposte quando esse nascono e crescono in un tempo ampio e lungo, affidato alla credibilità ed alle scelte dei gruppi dirigenti del partiti e dei movimenti che le propongono, ai loro Amministratori locali che le sollecitano, ai Legislatori ai vari livelli che le avanzano, alle “responsabilità” politiche e di governo quando esse vanno esercitate con coerenza rispetto agli impegni assunti».
«Sul destino della montagna e delle aree interne, nel Paese ed in Calabria, il Partito Democratico – conclude Mancuso – ha lanciato una sfida senza precedenti ed ad essa, a prescindere dall’esito elettorale in Calabria, assicureremo coerenza ed ulteriori impegni. In Calabria, intanto, da Mormanno a San Giorgio Morgeto, da Soveria Mannelli ad Arena e Mongiana, a Camini, a Santa Caterina dello Jonio, a Taverna potremo guardare negli occhi tutte quelle popolazioni e chiedere il consenso. Ora».