Fincalabra in commissione vigilanza, Guccione: «Nomine clientelari, ipoteca sul voto»

VIDEO | Secondo il consigliere regionale del Pd così si rischia di condizionare le prossime elezioni, in merito alle quali chiede al centrosinistra di allargare al massimo la coalizione (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Riccardo Tripepi
9 aprile 2021
19:20

Arriverà la prossima settimana sul tavolo della Commissione di Vigilanza di palazzo Campanella la questione legata a Fincalabra e all’avviso interno per la nomina del nuovo dirigente che ha prodotto un durissimo scontro tra il consigliere della Lega Pietro Molinaro, che ha parlato di avviso ad personam e la deputata di Fdi Wanda Ferro. A darne notizia è il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione, intervistato in diretta facebook sulla pagina di Lacnews24, che aveva sollevato la questione.

Il caso Fincalabra

«Il presidente della Commissione di Vigilanza Domenico Giannetta ha convocato la Commissione per giorno 15 con all’ordine del giorno la vicenda di Fincalabra – ha annunciato Carlo Guccione - Una questione veramente grave non solo per lo scontro che c’è stato tra un esponente di Fdi e uno della Lega. Va bloccata non solo questa, ma tutte le nomine che sono state fatte fino ad oggi perché un governo che deve fare solo ordinari amministrazione e un Consiglio che può essere convocato solo su questioni urgenti e indifferibili non può fare lottizzazioni e spartizioni di potere utilizzando le aziende in-house della Regione Calabria per sistemare i conti per la prossima competizione elettorale.

Bisogna mettere uno stop e ringrazio il presidente Giannetta di avere accolto la mia richiesta e in Commissione vigilanza, che ha poteri anche ispettiv.i faremo una discussione per fare chiarezza. Si dica a Spirlì – dice ancora Guccione - che è lì solo per fare ordinaria amministrazione e che le nomine sono tutte congelate perché non si può nominare una persona a quattro mesi dalle elezioni condizionando le scelte del futuro governo. Sembra un modo anche per condizionare l’esito del voto».


L'emergenza sanitaria

Carlo Guccione si è poi soffermato anche sulla confusione del governo regionale nella gestione dell’emergenza sanitaria. «Dipende da una volontà di voler cavalcare a fini elettorali la pandemia. La ripresa economica e la gestione della pandemia devono rimanere fuori dalla campagna elettorale. La situazione è grave soprattutto sul versante cosentino. Mancano i posti letto per i malati Covid, il sistema ospedaliero è sotto pressione e non possiamo non avere punti di riferimento certi a partire dal Commissario Longo che dovrebbe essere responsabile del piano vaccinale e anche del piano anticovid che ancora non c’è».

Si spera adesso che possa farsi chiarezza con un’informativa del presidente ff Spirlì durante la seduta di Consiglio ad hoc che dovrebbe essere convocata a breve. «Mi auguro che il presidente Spirlì illustri le misure che ha preso per aumentare i punti vaccinali e la possibilità di somministrare il vaccino agli over 80 e ai fragili e poi per gli over 70. Abbiamo bisogno di un’organizzazione e di aumentare il numero delle dosi giornaliere. E poi dobbiamo fare chiarezza sull’utilizzazione dei vaccini in questi mesi quelli che sono stati fatti sotto la voce “altro”».

Le regionali e il centro-sinistra

In vista delle prossime regionali, ma anche per le amministrative, Guccione sottolinea la necessità per il centrosinistra di costruire una coalizione ampia. «Si tratta di un appuntamento che coinvolgerà 22 milioni di italiani. Un test elettorale amministrativo ma anche con risvolti politici. Enrico Letta ha detto chiaramente anche si deve costruire una coalizione molto larga non ripetendo gli errori del 2018. Anche la scelta di Giuseppe Conte di diventare leader dei Cinque Stelle va in questa direzione e spero si possa costruire anche in Calabria una grande coalizione che comprenda anche molte forze civiche. Il Pd ha messo a disposizione l’ex presidente del Consiglio regione e dopo aver realizzato il programma metterà in campo la proposta sulla quale abbiamo trovato la convergenza che è quella di Nicola Irto».

Riorganizzare la sanità uscendo dal commissariamento e un piano straordinario per il lavoro le priorità per il prossimo governo regionale.

Giornalista
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