Forza Italia nel caos, Tallini minimizza ma punta il dito contro Occhiuto

VIDEO-INTERVISTA | Rinviata la riunione del coordinamento regionale degli azzurri. Il consigliere getta acqua sul fuoco: «Problemi di ordinaria amministrazione». E sulla proposta di Occhiuto di correre senza simboli alle prossime regionali è durissimo: «No ai personalismi»

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di Riccardo Tripepi
14 settembre 2018
11:53
Domenico Tallini
Domenico Tallini

Slitta ancora il coordinamento regionale di Forza Italia. In un primo momento la riunione era stata convocata per giovedì dalla coordinatrice Jole Santelli per fare il punto della situazione alla vigilia della convention di Fiuggi. Le modalità di convocazione, però, avevano lasciato perplessi molti. Sia per la tempistica, sia perché la convocazione non conteneva un ordine del giorno. Per cui nel calderone sarebbe potuto finire di tutto: dallo scontro Cannizzaro-Foti-Siclari sulla scelta del candidato sindaco a Reggio, alla proposta di Mario Occhiuto di correre senza simbolo alle prossime regionali.

 


Nell’incertezza la riunione era stata spostata a venerdì. Ma, ancora una volta, nulla da fare: sarebbero stati assenti i parlamentari impegnati a Roma. Ed allora un nuovo rinvio alla prossima settimana. Sperando che la convention di Fiuggi, organizzata da Antonio Tajani, possa diradare il cielo plumbeo che avvolge Forza Italia nel Paese e in Calabria.

Caos in Forza Italia 

In riva allo Stretto la situazione è ai minimi termini: il partito commissariato da anni continua a perdere pezzi, ultimo il capogruppo in Consiglio Alessandro Nicolò. Ma la lotta intestina partita per la scelta del candidato sindaco rischia di marginalizzare gli azzurri in favore di Lega e Cinque Stelle. A Vibo lo scontro tra Giuseppe Mangialavori e il gruppo che si riconosce in Alfonsino Grillo e sostiene la posizione dei Gentile è in atto da tempo. A Crotone il gruppo legato a Salvatore Pacenza è da tempo sull’Aventino. A Catanzaro, dopo la perdita di Wanda Ferro passata a Fratelli D’Italia, la situazione non è migliore e sia Mimmo Tallini che Sergio Abramo aspettano di capire quali saranno le indicazioni romane. A Cosenza i fratelli Gentile non sono certo rientrati nel partito per stare a guardare l’avanzamento dell’asse Santelli e Occhiuto e continuano a spingere per la candidatura di Piero Aiello alla carica di governatore. Per di più il sindaco di Rende Marcello Manna ha da ultimo firmato l’appello dei sindaci pro Oliverio scatenando l’ennesimo caso politico e indebolendo ancora le posizioni della Santelli.

Tallini: «Problemi di ordinaria amministrazione»

Il consigliere regionale di Forza Italia Mimmo Tallini, da politico navigatissimo, getta acqua sul fuoco ma fa capire come la situazione in casa azzurra sia in piena evoluzione.

«Mi sembrano problemi di ordinaria amministrazione – spiega Tallini - Certo registriamo un po’ di ritardi nell’affrontare le problematiche regionali, ma registriamo anche il grande impegno cui sono stati chiamati i parlamentari e la coordinatrice regionale. Adesso è giusto trovare il tempo per porre l’attenzione sulle questioni regionali. E va nella direzione giusta la convocazione di un coordinamento allargato ai consiglieri regionali e anche ai due sindaci che ben si sono caratterizzati con la loro esperienza di amministrazione e che sono Mario Occhiuto e Sergio Abramo».

Secondo Tallini la riunione del coordinamento, rinviata per impegni dei parlamentari, servirà anche «per discutere dell’aggregazione con la quale affrontare le prossime regionali e della scelta del candidato ideale. Poi certo ci saranno da esaminare questioni territoriali come quella di Reggio dove ci sono due parlamentari giovani che è giusto che litighino purchè le loro contrapposizioni siano volte a risolvere problemi e non ad occupare spazi di potere nel partito».

La linea dura di Tallini contro Occhiuto

Tallini, invece, boccia senza appello la possibilità di una corsa alle regionali senza simbolo di partito. «A Catanzaro abbiamo dimostrato con l’elezione di Abramo quanto abbia giovato la lista di Forza Italia con la scritta Berlusconi per Abramo. Quella è stata la lista che ha raccolto più consensi in città. Chi vorrebbe annacquare e sbiadire la politica e i suoi simboli sbaglia. La Calabria non può essere affidata a chi pensa a vittorie di tipo personale. Vogliamo una coalizione pregna da un progetto politico e non sganciata dai livelli nazionali, pronta ad aprirsi al civismo. Siamo nelle condizioni – conclude Tallini – di scegliere il governatore e la coalizione con largo anticipo in modo da avere un programma immediatamente esecutivo da attuare subito dopo la vittoria alle elezioni».


Riccardo Tripepi

Giornalista
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