Gli Occhiuto provano a prendersi Forza Italia e la Regione ma devono fare i conti con Salvini

Centrodestra in fibrillazione dopo la morte di Jole Santelli. Dentro Fi si moltiplicano gli aspiranti: oltre al deputato cosentino, anche Gianluca Gallo e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che avrebbe il placet della Lega. Alla finestra Fdi con Giorgia Meloni

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di Riccardo Tripepi
21 ottobre 2020
21:00

Il centrodestra calabrese è una polveriera. Il vertice romano tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani è stato interlocutorio. Anche perché la data delle prossime elezioni potrebbe non essere vicinissima considerando la recrudescenza del contagio da Coronavirus.

La morte prematura di Jole Santelli ha poi portato alla luce tutte le contraddizioni del governo regionale insediatosi sei mesi fa e le fratture interne a Forza Italia che mai si sono sanate.


 

Dentro gli azzurri, con l’aggravarsi delle condizioni di salute della governatrice, si era fatta largo l’idea di procedere ad una sostituzione del vicepresidente Nino Spirlì con l’assessore al Welfare Gianluca Gallo. Una manovra che non è piaciuta per nulla agli uomini della Lega che ne hanno fatto preciso rapporto a Matteo Salvini durante il vertice romano.

Gallo, ovviamente, studia da possibile candidato governatore, ma la vicenda non piace per nulla ai fratelli Mario e Roberto Occhiuto che ancora non sono guariti dalle ferite della passata campagna elettorale quando il sindaco di Cosenza non venne candidato alla presidenza della Regione proprio all’ultimo istante.

 

Roberto Occhiuto ha già attivato tutti i canali romani per giocarsi la partita in prima persona e cominciando proprio con il prendersi il partito. Forza Italia adesso è priva di coordinatore regionale e, secondo statuto, dovrebbe procedere all’azzeramento delle cariche provinciali. Il deputato cosentino, sfruttando la sua posizione, ha intenzione di far valere il perso del ruolo e cominciare a gestire gli azzurri, contando sulla sponda del presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini. Da capire se in questo schema possa rientrare il deputato reggino Francesco Cannizzaro che, dopo la batosta delle comunali, sembra però essere parecchio depotenziato.

Questo asse avrebbe come obiettivo principale arginare le ambizioni del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, altro aspirante alla carica di governatore. La sua grande esperienza amministrativa potrebbe tornare utile in questa fase e la sua figura non dispiace per nulla alla Lega di Matteo Salvini che potrebbe nuovamente rovinare la festa agli Occhiuto, magari sfruttando la complicità di possibili frondisti azzurri, come i senatori Marco Siclari e Giuseppe Mangialavori.

 

Già perché dentro Fi si dà per scontato che la casella del governatore della Calabria spetti di diritto a Forza Italia, con gli Occhiuto che stanno già provando ad accaparrarsi l’eredità di Jole Santelli, ma i giochi non sembrano per nulla chiusi. Non soltanto Matteo Salvini continua a guardare con molta attenzione alla Calabria dove vuole radicarsi, ma ha l’intenzione di utilizzare la gestione Spirlì per cementare posizioni e rapporti. Uno scenario da incubo per Mimmo Tallini che chiede elezioni anticipate proprio per disinnescare il vicepresidente leghista.

Alla finestra, poi, aspetta anche Fdi di Giorgia Meloni che, fin qui, è rimasta nelle retrovie. Nessun candidato espresso neanche alle amministrative. Sicuramente sul tavolo nazionale arriverà il nome della coordinatrice regionale Wanda Ferro, già candidato per il centrodestra e con Forza Italia nella campagna persa contro Mario Oliverio.

Giornalista
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