Polemiche ad Alta velocità: Gioia e Rosarno litigano per Freccia e Italo

VIDEO | Trenitalia e la società di Montezemolo lanciano nuovi collegamenti con il Nord ma i due centri reggini che distano tra loro appena 7 km si contendono la fermata nella Piana

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di Agostino Pantano
28 maggio 2020
17:13

La “guerra” delle fermate infiamma la Piana reggina, dopo la storica notizia dei nuovi servizi che Italo e Trenitalia hanno lanciato in Calabria. Rosarno e Gioia tauro, che distano tra loro appena 7 km, si contendono la sosta del treno nel collegamento tra Torino e Reggio Calabria, con le due società che per il momento hanno scelto la prima cittadina, mentre i “vicini” ribattono e, con l’assessore Giuseppe Romeo, propongono «facciamo una fermata ciascuno».

 



Niente da fare, per ora, perché il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, bolla la richiesta come «una rivendicazione campanilistica, in una vicenda che non consente mediazioni, poiché le due società giustamente hanno fatto valutazioni commerciali, studiando i flussi di traffico». In effetti le due stazioni hanno caratteristiche diverse. «A Gioia Tauro – prosegue l’assessore – l’impianto è stato riammodernato, attuando un significativo abbattimento delle barriere architettoniche». Dall’altra parte della barricata ribattono, tramite Rocco Mammoliti – del gruppo facebook "amici della stazione di Rosarno” – che ricorda «da noi c’è uno snodo fondamentale per i passeggeri che vanno e vengono dal Vibonese, per i treni che entrano ed escono dal porto, e per i viaggiori della Locride per i quali sono attivate 5 corse di pullman giornaliere».

 

Una differenza che a gioia Tauro vorrebbe colmare, chiedendo la «riattivazione delle linee ferroviarie dell’ex Calabro Lucane e la realizzazione del progettato terminal bus che farebbe diventare Gioia Tauro il sito nevralgico». Il treno super veloce ancora deve partire, ma già le polemiche vanno a razzo. Questa è la Calabria che si fa del male anche quelle poche volte che da Roma arrivano belle notizie, e a Rosarno gongolano non solo perché per ora hanno la fermata di due nuovi “treni ad alta velocità”, ma anche perché «stanno per partire – ricorda il sindaco Idà – lavori che sono più importanti di quelli fatti a Gioia Tauro, che non prevedono la riqualificazione ma il rifacimento dell’intera piattaforma ferroviaria per consentire il passaggio veloce delle merci in entrata e uscita dal porto di Gioia Tauro”.

 

La localizzazione del terminal container di Mct, beffa delle beffe, paradossalmente favorisce Rosarno e non Gioia Tauro per il trasporto su ferro: ci sarebbe da pianificare benefici per tutti, nell’ottica di quella valorizzazione della “città del porto” di 40mila abitanti (aggiungendo San Ferdinando) da sempre sbandierata, e invece si viaggia sul binario morto delle vecchie dispute municipali.

Giornalista
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