La presidenza della Commissione vigilanza a Giannetta (Fi), il Pd: «Occhiuto inaffidabile, aveva detto che spettava alla minoranza»
I consiglieri regionali dem attaccano anche Ferdinando Laghi: «Nonostante sia stato eletto nelle fila dell’opposizione fa la sponda al centrodestra ed è stato capace di votarsi da solo in Commissione Sanità per prendersi la vicepresidenza»
«Sempre peggio. Al giro di boa della legislatura e nonostante i continui appelli a rispettare prassi, regolamento e dignità delle Istituzioni, il centrodestra calpesta anche i più elementari diritti delle opposizioni, come dimostrato dall’ennesimo scippo. La presidenza della Commissione speciale di vigilanza che, per prassi e funzioni spetta all’opposizione, va a Forza Italia nella persona di Domenico Giannetta. Evidentemente non sono bastate al centrodestra le poltrone disponibili per placare gli appetiti dei partiti e si è dovuto ricorrere a uno scranno in più, sottraendolo alla minoranza».
Consiglio regionale | Commissioni monocolore, il centrodestra non lascia neanche le briciole all’opposizione e si prende tutte le presidenze
Così in una nota stampa i consiglieri regionali del gruppo del Pd a palazzo Campanella che così proseguono: «E per operare l’ennesimo atto di presunzione, arroganza e scarso rispetto delle regole democratiche, il centrodestra è andato anche fuori dai termini previsti per il rinnovo degli organismi consiliari. Essendo stato l’Ufficio di presidenza del Consiglio rinnovato lo scorso 7 febbraio, il termine ultimo per il rinnovo delle Commissioni era scaduto definitivamente lo scorso 7 agosto. Non una mera scadenza formale, ma una previsione normativa esplicita che il centrodestra, in maniera arrogante e inspiegabile, non ha tenuto in alcuna considerazione. Evidentemente, come avevamo avuto modo di sottolineare, si trattava di un escamotage per prendere tempo e trovare un accordo di spartizione tra i partiti. Neanche le regole del manuale Cencelli sono bastate per soddisfare il desiderio di poltrona dei partiti di maggioranza e si è dovuto optare per avere una presidenza in più sottraendola all’opposizione e facendo in modo che il controllore “vigili” sul controllato. Per questo abbiamo concordato con il collega Lo Schiavo che abbandonasse i lavori della Commissione di Vigilanza, rimasta anche priva del vicepresidente, per manifestare il nostro dissenso rispetto a questo modo di operare. Anche sulla presidenza della Commissione di Vigilanza siamo poi costretti a registrare la totale inaffidabilità del governatore Occhiuto che aveva pubblicamente annunciato l’importanza di affidarla alla minoranza per il rispetto delle regole della democrazia per poi essere, puntualmente, smentito dai fatti».
«Nella penosa pagina di storia regionale appena scritta – spiegano ancora i consiglieri dem – merita, infine, un cenno la scorrettezza di Ferdinando Laghi il quale, nonostante sia stato eletto nelle fila dell’opposizione, fin dall’inizio fa la sponda al centrodestra ed è stato capace di votarsi da solo in Commissione “Sanità” per prendersi la vicepresidenza in quanto consigliere più anziano. Vicepresidenza che fin qui è stata occupata, con grande merito e competenza, da Amalia Bruni. Laghi ha mantenuto altresì la vicepresidenza della Commissione Ambiente. Il gesto di Laghi è di una piccolezza tale da fare un ottimo paio con l’atteggiamento dell’intero centrodestra che continua a calpestare la dignità dell’opposizione e dello stesso Consiglio regionale, svilendo le Istituzioni e ogni regola di agibilità democratica preposta al funzionamento delle stesse».