Elezioni Catanzaro

I paletti di Donato: «Il 90% dei candidati non sarà formato da consiglieri uscenti». E su Fiorita: «Non credibile»

Dal quartiere marinaro il candidato sindaco civico pone alcune condizioni, dopo l’adesione al suo progetto della Lega e Forza Italia. E boccia come «cinica e perdente» la proposta politica dell’avversario

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di Redazione
2 aprile 2022
15:43
Valerio Donato
Valerio Donato

Prosegue a pieno ritmo la campagna elettorale del candidato sindaco Valerio Donato. Questa mattina il docente universitario è stato ospite del convegno “Proposte e Idee per la città” organizzato dal Circolo “Rosselli” e dall'associazione Socialisti e Democratici che si è svolto in un noto hotel del quartiere marinaro. Un confronto intenso e molto partecipato che è stato introdotto dal presidente del Circolo Rosselli, Pierino Amato, che nel corso dalla relazione introduttiva ha toccato ad ampio raggio i punti programmatici indispensabili per avviare il processo di Rinascita della città di Catanzaro. «Deve essere riaffermato il ruolo di Catanzaro, capoluogo di Regione, con la valorizzazione della sua funzione, il mantenimento di tutte le articolazioni regionali dei Ministeri e dello Stato, ma, soprattutto, con la realizzazione del sistema urbano Catanzaro-Lamezia in direzione di un’area vasta che comprenda Soverato e la zona jonica» ha rimarcato il presidente Amato.

L'incontro si è avvalso del contributo di Roberta Canino, giovane imprenditrice e sindacalista nonché componente del comitato elettorale di Valerio Donato, la quale ha posto l'accento sulle numerose e sempre crescenti adesioni che si registrano intorno alla proposta civica di Donato, sgombrando il campo dalle recenti e strumentali polemiche che si sono registrate sulla stampa e sui social negli ultimi giorni. «Siamo qui, in prima linea, a sostegno della candidatura di Valerio Donato Sindaco – ha affermato Canino - perché crediamo davvero possa essere l'unico a rilanciare la città di Catanzaro attorno ad un progetto lungimirante e concreto. Anche i continui attacchi degli altri, non suoi temi per la città, ma bensì su congetture e sulla persona, dimostrano che questa candidatura civica sta stretta al Pd e al M5s nazionali che, di Catanzaro, fanno soltanto terra di conquista».


Nel suo intervento il candidato sindaco si è soffermato sulla necessità di “unificare” i quartieri della città di Catanzaro. «Io penso che la unificazione “fisica” di alcuni quartieri – ha affermato Valerio Donato - sia possibile attraverso dei collegamenti materiali che includano una rigenerazione urbana: penso al collegamento fra Catanzaro centro storico e Catanzaro Lido che potrebbe essere oggetto, come già deliberato dal Consiglio comunale nel 2017, di un Contratto Fiume capace di collegare tanti quartieri della zona sud della città. Poi ci sono dei collegamenti che materialmente non sono possibili, penso a Siano o Mater Domini-Gagliano, e per i quali è necessario determinare una unificazione funzionale: questo significa – ha spiegato Donato -  che si devono prevedere delle opere all'interno di alcuni quartieri che per un verso valorizzino quelle zone  e per altro verso attraggano i cittadini degli altri quartieri. Tutto questo determinerebbe  la costituzione, finalmente, di una cittadinanza unita che si muove congiuntamente verso il progresso di questa città». 

Per ciò che concerne nello specifico il quartiere marinaro il candidato sindaco si è soffermato sulla necessità di puntare sulla valorizzazione del porto e della componente turistica insita nel quartiere. «La quale – ha affermato -  non può essere l’unica vocazione di Lido: si può pensare di introdurre sistemi produttivi del terziario che non hanno impatto ambientale ma che consentono lo sviluppo di iniziative economiche e di occupazione». Con l'occasione, Donato ha inteso replicare agli attacchi subiti a seguito dell'adesione alla sua proposta civica da parte di movimenti e partiti del Centrodestra.

«Non posso che esprimere gratitudine a chi aderisce alla mia proposta che sin dall'inizio è stata una proposta civica aperta a tutti, perché penso che questa sia una fase Costituente per la città che ha di mira la ricostituzione di una comunità politica di destra e di sinistra perché davvero manca autorevolezza alla politica cittadina e dunque non posso che esprimere il plauso pur non condividendo il giudizio che si esprime nei confronti dei governi precedenti ed anzi su questo penso che si proporrà un ragionamento, diciamo così, di rinnovamento molto significativo. Chiederò alle liste che mi sosterranno – ha annunciato Donato - un grande rinnovamento. Almeno il 90% dei candidati non devono essere consiglieri uscenti».

«Chi mi critica – ha proseguito il candidato a sindaco - utilizza argomentazioni strumentali ma questa era una situazione ben nota sin dall'inizio, non c'era nulla di nascosto e ho fatto una proposta schietta, aperta e sincera, quindi non ho problemi da questo punto di vista anche perché le argomentazioni e i protagonisti di queste argomentazioni polemiche mi sembrano davvero poco credibili quindi non le tengo in conto, mi sembrano dei bambini che giocano ai soldatini di latta e pensano di potere spostare le persone come spostano i soldatini, non è così ma insomma ne terremo conto. In ogni caso io vorrei smettere di fare una campagna elettorale sulla base di polemiche e di offese, vorrei parlare di contenuti per la città che è ciò che interessa ai cittadini».

In merito alle dichiarazioni del candidato a sindaco Nicola Fiorita, Donato ha affermato: «Fiorita non è credibile perché sta venendo fuori ciò che io avevo già dichiarato, ovvero che Fiorita ha tentato in ogni modo di dialogare con pezzi di questo centrodestra ma non c'è riuscito, molto semplicemente, quindi se come dice lui la mia è una proposta cinica e non civica significa che la sua è anche una proposta cinica solo che è fallimentare, la mia vincente perché fondata su solide basi programmatiche».

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