Gianpaolo Iacobini ha rotto l’incantesimo in cui era finito il nordest calabrese e con la sua elezione a sindaco di Cassano all’Ionio è riuscito a piazzare una bandierina blu – sarebbe meglio dire azzurra, della sola Forza Italia – in mezzo a quelle rosse.
Ma è riuscito anche a convincere i cassanesi a puntare su di lui, dopo quasi tredici anni di amministrazione Gianni Papasso, un sindaco che certamente ha lasciato il segno ed un’impronta importante in un territorio comunque difficile.
Iacobini è avvocato, giornalista e sin da ragazzo è sempre stato impegnato nel tessuto sociale della sua città, crescendo nel mondo cattolico e negli Scout. A Cassano – comune sopra i 15mila abitanti quindi con ipotesi anche di ballottaggio – ha vinto al primo turno, assestandosi intorno al 53%.
Ospite di Pier Paolo Cambareri nel corso dell’ultima puntata dell’approfondimento giornalistico “Dentro la notizia”, andato in onda alle 13 su LaC Tv (qui per rivedere la puntata), il giovane sindaco di Cassano ha indicato la strada che percorrerà, affrontando piccoli e grandi temi territoriali.

«Abbiamo capito che il vento stava cambiando, in campagna elettorale, quando a due settimane dal voto, a Sibari ci siamo trovati davanti in una piazza gremita in “terra avversa”, nel senso che proprio a Sibari l’ex sindaco Papasso ha proposto investimenti notevoli. In quel momento – ha ammesso Gianpaolo Iacobini raccontando quando ha iniziato ad avvertire che avrebbe potuto vincere le elezioni – abbiamo capito che i cassanesi stavano recependo il messaggio di cambiamento. Da lì è stato crescendo e con in piazza tantissimi giovani».

«Exploit anche nell’affluenza alle urne, segnale di ripresa incoraggiante»

Nel comune di Cassano, in controtendenza rispetto ad altri comuni calabresi e italiani al voto, il dato relativo all’affluenza è aumentati rispetto a cinque anni fa, superando il 60%.
«È certamente un segnale incoraggiante, che si è tradotto in quella grande voglia di partecipazione, di mettersi in gioco, nato attorno alla nostra proposta politica, ciò vuol dire che la comunità si sente parte integrante di questo nostro progetto».

Cassano, l’unica soddisfazione per il centrodestra

A Cassano, come accennato, si è imposto un progetto di centrodestra, anche se Iacobini è un sindaco senza tessera in tasca e proveniente dalla società civile. Ma non vi è dubbio che il progetto di base, sia forzista, esclusivamente forzista, anche perché Fratelli d’Italia ha appoggiato Carmen Gaudiano, la candidata sindaco di centrosinistra, mentre la Lega non è pervenuta.
«La nostra esperienza politica – ha precisato il nuovo sindaco di Cassano – è un incontro tra due anime, quella liberale, popolare e cattolica, con quella politica a trazione azzurra, anche se Forza Italia in sé ha compiuto un passo di lato per favorire questo progetto, approvando un candidato sindaco indipendente, senza tessera in tasca, pur conservando, però, un peso determinante nelle dinamiche e nella composizione delle liste».
Deus della coalizione è l’assessore regionale Gianluca Gallo, cittadino – e già sindaco – cassanese.
«All’assessore Gallo – ha sottolineato Giampaolo Iacobini – il merito di aver creduto e ispirato questo progetto. Il risultato elettorale premia tanto anche questa visione. La sua figura fungerà da collante istituzionale tra il territorio ed il governo regionale, sarà un importante anello di congiunzione che garantisce la filiera istituzionale ed un peso della città di Cassano diverso, determinante nella pianificazione territoriale».

Gli obiettivi nei primi cento giorni

Il primo cittadino cassanese ha poi spiegato di essere alle prese, non coi nomi ma con la definizione dei criteri che andranno a formare la sua giunta, una squadra, ha detto «rappresentativa delle idee sposate in campagna elettorale, in termini di sostenibilità e di visione. Principi che poi trasferiremo nella pubblica amministrazione, nelle scelte e nei processi politici. Questa città o la si cambia, improntando un’impostazione differente, o passeremo alla storia come gli ennesimi amministratori fagocitati dalla quotidianità, senza lasciare il segno».

«Vorrei, quindi, riuscire a dimostrare che tra gli impegni e le difficoltà, si possa instaurare un rapporto diverso tra amministratori e elettori, vorrei che i cittadini venissero ogni giorno sotto il comune a spingermi per rispettare il programma elettorale».

«Ho un sogno, far riporre ai giovani la valigia nell’armadio»

Cassano offre tante risorse naturali, dal mare alla collina, passando per le grotte di Sant’Angelo, le terme ed il parco archeologico della Sibaritide. «È nostra responsabilità – ha spiegato Iacobini – trasformare queste ricchezze in risorse da sfruttare in maniera sostenibile. E sarò contenti solo quando vedrò una madre, un padre, non piangere più per la partenza di un figlio, perché attraverso la nostra opera i giovani potranno riporre le valigie nell’armadio».

Cassano, crocevia di infrastrutture

Il Comune di Cassano sarà il crocevia di grandi infrastrutture come il terzo megalotto Roseto Capo Spulico-Sibari e Sibari-Rossano, ovvero la nuova statale 106 a quattro corsie che attraverserà la Sibaritide, trasformandola in snodo cruciale – anche per la Rete transeuropea Ten-T– tra le dorsali adriatica, ionica e tirrenica.
«Da qui l’importanza dei rapporti con la Regione. Prendiamo ad esempio il terzo megalotto: non comprendeva inizialmente uno svincolo a Cassano, ma poi grazie agli stimoli forniti da Gallo, Anas ci ha ripensato. Di certo è necessario instaurare un rapporto con Rfi per scelte molto discutibili che hanno ridotto la potenzialità della stazione ferroviaria di Sibari».

«Con Stasi e Lo Polito commineremo insieme»

«Tra i primi messaggi – ha rivelato il neo primo cittadino di Cassano – ho ricevuto quelli di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano e di Mimmo Lo Polito, sindaco di Castrovillari. Messaggi di stima, ma anche di invito alla collaborazione, al di là delle appartenenze. Un invito che colgo e ribadisco pubblicamente. Sui territori il lavoro dei sindaci e imprescindibile, soprattutto in un’area come la nostra che non può permettersi il lusso di ricevere risposte parcellizzate. Sostanzialmente ci salveremo solo se decideremo di camminare insieme, perché se dovessero prevalere altre logiche, saremo condannati all’isolamento progressivo».

«Le amministrazioni comunali sono divorate dalla quotidianità, ma dobbiamo tornare a sognare»

Su temi quali la sanità, Iacobini si è detto convinto di dover avviare confronti con la Regione per migliorare il servizio da erogare sul territorio. «I cittadini hanno bisogno di risposte concrete, di medici di famiglia, soprattutto al fianco degli anziani, lasciati spesso in balia di loro stessi. Le amministrazioni comunali sono troppo spesso divorate dalle esigenze di dover tappare buche, ma dobbiamo tornare a sognare, a programmare, col desiderio di nutrire orizzonti più ampi».
«Così com’è doveroso – ha insistito iacobini – intervenire con misure di sostegno per le fasce più deboli, e garantire servizi efficienti, anche di collegamento tra i nostri quattro nuclei urbani (il centro storico, Lauropoli, Doria e Sibari, ndr) e le comunità rurali».

«Non ci risparmieremo fino a quando non avremo la certezza di aver onorato il patto coi cittadini»

«Tra cinque anni – ha concluso Giampaolo Iacobini – mi vedo con più capelli bianchi, segno tangibile dell’impegno profuso, e sono certo che non mi risparmierò, non ci risparmieremo fino a quando non avremo la certezza di aver onorato il patto coi cittadini».