Incendi Calabria, Bevacqua: «Esiste una legge regionale, è stata applicata?»

Il consigliere regionale e capogruppo Pd interviene sui numerosi roghi che stanno funestando tutto il territorio calabrese e si chiede: «Si sta provvedendo ad attuare le prescrizioni contenute nel testo da me proposto e approvato nel 2017?»

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di Redazione
5 agosto 2021
17:49
Uno dei roghi attivi in Calabria nelle ultime ore
Uno dei roghi attivi in Calabria nelle ultime ore

«In questa estate infernale, il fuoco sta divorando anche la Calabria. Solo ieri, 170 roghi e nessuno si può illudere che si tratti di mera fatalità. Degli atti criminali dei piromani, si occuperà la magistratura; ma, delle eventuali responsabilità di chi è preposto a ruoli apicali di prevenzione, devono occuparsi la politica e le istituzioni direttamente coinvolte». Così in una nota il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua.

«Nel dicembre 2017 - prosegue - il Consiglio regionale approvò la legge da me proposta che, finalmente, dopo quasi 20 anni, recepì la normativa quadro nazionale in materia di incendi boschivi e impose una serie di disposizioni ulteriori e stringenti: si è provveduto e si sta provvedendo ad attuare tutte le prescrizioni contenute?»


«Oltre all'approvazione annuale del Piano Antincendi boschivi e alla valutazione in corso d'opera del suo funzionamento - spiega il consigliere regionale -, la legge Bevacqua dispone: la programmazione degli interventi di prevenzione (fasce tagliafuoco, piste, viabilità forestale, punti di approvvigionamento idrico), anche a carico dei gestori di infrastrutture viarie e ferroviarie; la previsione del numero di uomini e mezzi e la verifica dello stato di efficienza dei mezzi medesimi; l'obbligo per la Regione Calabria di assistere i Comuni nella redazione del catasto incendi e di disporre forme specifiche di penalità a valere sulla partecipazione a bandi e finanziamenti regionali per i Comuni che non ottemperano».

«Senza programmazione - dice ancora Bevacqua - non si va da nessuna parte e quella legge era il primo passo di un mio progetto molto più ampio, da me chiamato 'TerraFerma', che mirava a intervenire in maniera strutturale sulle fragilità dei territori. Comunque sia, quella legge regionale ha colmato un intollerabile vuoto normativo ma, per essere efficace, deve essere applicata in maniera puntuale e costante. Magari, se invece di girare solo per promettere e illudere in campagna elettorale, se ne volessero occupare gli assessori di questa incredibile Giunta regionale, non sarebbe una cattiva idea».

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