La disputa

L’allarme del M5s: «Il centrodestra vuole cambiare le regole per far entrare in Parlamento Andrea Gentile»

Il forzista ha presentato un ricorso che ora è all’esame della giunta delle elezioni. Il collegio conteso è quello di Cosenza che ha visto trionfare Anna Laura Orrico sull’ex deputato azzurro che ha perso per poco più di 400 voti. A farne le spese potrebbe essere Elisa Scutellà

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di Massimo Clausi
25 marzo 2023
19:15
Anna Laura Orrico e Andrea Gentile
Anna Laura Orrico e Andrea Gentile

Grida all’imbroglio il M5s che in queste ore sta rischiando di perdere un parlamentare a favore di Forza Italia. Una storia che porta dritta dritta a Cosenza e precisamente al collegio maggioritario della città capoluogo. Qui il risultato finale ha sancito la vittoria della grillina Anna Laura Orrico (66.178 voti) sul forzista Andrea Gentile (65.705). L’ex deputato Azzurro però, che ha perso per poco più di 400 voti, ha presentato un ricorso che ora è all’esame della giunta delle elezioni. Organismo blindato dalla maggioranza dove Forza Italia e Lega hanno una maggioranza assoluta.

Questa mattina l’organo di riferimento del M5s, Il Fatto Quotidiano, ha raccontato di una particolare interpretazione della legge elettorale da parte della giunta delle elezioni. Le istruzioni del Viminale indicano nettamente come nulla la scheda in cui sia stato segnato un voto a favore di due o più liste anche se fra loro collegate. Questa interpretazione è stata seguita delle giunte per le elezioni nelle ultime due legislature. Oggi, invece, il centrodestra ha sposato la tesi del favor voti ovvero che l’errore di mettere più croci sulle liste denoti una volontà rafforzata dell’elettore. Un escamotage che riuscirebbe a far rientrare in Parlamento Andrea Gentile in danno della Orrico che rimarrebbe anche lei deputata, ma come eletta nel proporzionale. Insomma alla fine della giostra chi dovrebbe perdere lo scranno sarebbe Elisa Scutellà, subentrata come eletta nel proporzionale al posto della Orrico.


«Un blitz in piena regola è quello che in sede di giunta per le elezioni Forza Italia e Lega intendono compiere per sovvertire, attraverso la modifica ex post delle regole vigenti,  l’esito elettorale che alle ultime elezioni politiche in Calabria ha visto nel collegio uninominale Cosenza-Tirreno soccombere il candidato di Forza Italia Andrea Gentile a vantaggio del M5S e della nostra candidata Anna Laura Orrico», così lo ha definito Maria Vittoria Baldino vicecapogruppo alla Camera dei grillini.

«Forza Italia vuole cambiare ex post le regole vigenti sin dalle elezioni del 2018, che prescrivono la nullità della scheda elettorale quando la croce è apposta su due liste collegate. Una regola introdotta in ossequio al principio della libertà e segretezza del voto: un tale metodo di votazione infatti, potrebbe rappresentare un chiaro segnale di riconoscimento dell’elettore - spiega la Baldino - Forza Italia e Lega vorrebbero cancellare questa norma sanando centinaia di schede nulle per cambiare l’esito elettorale nel collegio uninominale Cosenza Tirreno, ma nei fatti si scatenerebbe un effetto a catena, rischiando centinaia di ricorsi su tutti i collegi e ciò potrebbe ribaltare l’esito elettorale e l’attuale composizione del parlamento dopo sei mesi dalle elezioni, introducendo, è questa è la cosa più grave, nel nostro sistema di voto un legittimo segno di riconoscimento».

«La democrazia si compone di regole che il centrodestra non può cambiare ex post, con un ritorno alle norme ad personam, per salvare dalla sconfitta elettorale Gentile jr. - conclude la Baldino -  sarebbe un vero e proprio colpo di stato che in un Paese democratico come il nostro non è accettabile. Mi appello alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni perché metta in guardia la sua maggioranza dagli effetti che una tale operazione potrebbe comportare, sia in termini democratici sia in termini politici. Sarebbe un pericolosissimo precedente storico. Noi ci opporremo con forza ad ogni tentativo che questa maggioranza di centrodestra porterà avanti per sovvertire la volontà degli elettori e le libere elezioni».

Parole pesanti, ma l’ultima, per ora, spetta alla giunta per le elezioni.

Giornalista
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