I consiglieri puntano il dito contro la gestione e le assunzioni dell'Istituto. Il Collegio dei Revisori denuncia irregolarità e il sindaco Iacobini avvia la revoca del CdA
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Fari puntati sulla gestione dell’Istituto “Casa Serena Santa Maria di Loreto”, casa di riposo per anziani. I consiglieri comunali di maggioranza, dopo un’attenta e scrupolosa verifica sugli atti deliberativi, hanno sollevato forti perplessità e criticità nelle procedure di reclutamento del personale e nella gestione stessa dell’Istituto diffondendo una nota stampa in cui spiegano la propria posizione circa l’istituto. Il tutto nasce dall’avvio di alcune procedure selettive che hanno nutrito dubbi su legittimità e trasparenza. Le figure interessate all’assunzione attraverso una semplice selezione per titoli, a tempo pieno e indeterminato, riguardavano sette Operatori Socio Sanitari (OSS) per come deliberato dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto con atto n. 23 del 21 novembre 2024. E ancora, con le delibere n. 7 e n.8 del 4 giugno 2025, lo stesso organo amministrativo proponeva le selezioni anche per un Direttore Amministrativo e per Terapista della Riabilitazione/Fisioterapista.
Solo dopo pochi giorni dall’insediamento del nuovo sindaco Iacobini, si apprendeva dell’imminente avvio delle prove per le assunzioni. Preso atto della situazione, l'Amministrazione Comunale, con una nota del 10 giugno 2025, richiedeva la documentazione relativa agli avvisi ma ottenuta solo dopo un secondo sollecito con nota del 16 giugno nella quale il Sindaco sollecitava l'invio degli atti che l’Istituto trasmetteva ma prive dei pareri obbligatori del Collegio dei Revisori dei Conti. Continuando nella sequenza delle richieste, la documentazione completa arrivo nel Palazzo il 30 giugno, unitamente al Verbale n. 5 del Collegio dei Revisori, datato 12 giugno 2025 nel quale emergevano chiare e pesanti osservazioni circa la legittimità delle decisioni e sollevata dell'amministrazione comunale.
Infatti, il Collegio dei Revisori dei Conti esprimeva parere non favorevole, segnalando "profili di illegittimità che potrebbero dare adito a contenziosi, con conseguenze negative quali blocco delle assunzioni, aggravio di oneri e spese legali, nullità degli atti e responsabilità erariale per danno all’immagine dell’Ente".
Nello stesso Verbale, il Collegio evidenziava che le assunzioni a tempo indeterminato dovevano avvenire solo tramite concorso pubblico, come previsto dall'art. 35 del D.Lgs. 165/2001, e non con un semplice avviso pubblico. È stato inoltre rilevato che le delibere del CdA non riportavano l’attestazione di copertura finanziaria, il parere tecnico-contabile e l’indicazione analitica dei capitoli di spesa. A ciò si aggiungeva la grave anomalia che il Bilancio di previsione 2025 non conteneva alcuna programmazione di nuove assunzioni e che il Rendiconto 2024 non era ancora stato approvato, in palese violazione dei termini di legge.
Preso atto delle pesanti osservazioni, il Sindaco Iacobini, con nota del 2 luglio 2025, invitava formalmente il CdA a sospendere ogni procedura di selezione e l’8 luglio il Presidente dell’Istituto comunicava l’avvenuta sospensione del reclutamento dei 7 OSS.
Fin qui tutto ricondotto in un clima di collaborazione. Ma a fronte di ulteriori criticità riscontrate e della riattivazione unilaterale da parte del CdA di “Casa Serena” delle procedure selettive, l’Amministrazione Comunale avviava il procedimento di revoca del CdA ai sensi dell’art. 50, comma 8, del TUEL attraverso una Nota del 30 luglio 2025 nella quale il Comune confermava la volontà di procedere senza indugio nella revoca, diffidando il Consiglio di Amministrazione dal compiere ulteriori atti di gestione o di indirizzo e rinnovando con forza l’invito a sospendere le procedure concorsuali in essere.
Alla luce di questa situazione, i consiglieri comunali di maggioranza hanno ribadito con forza l'inopportunità di portare avanti le selezioni evidenziando che le procedure sono state avviate con "tempistiche quantomeno sospette", apparentemente senza rispettare le regole contabili e senza la necessaria trasparenza verso la cittadinanza. La gestione del CdA, secondo la maggioranza, sarebbe in palese e aperto contrasto con le indicazioni dell’Amministrazione comunale.
"È inaccettabile che un istituto come Casa Serena, che gestisce risorse pubbliche e servizi essenziali, abbia tentato di avviare selezioni irregolari proprio in un momento di passaggio istituzionale, compromettendo fiducia e correttezza amministrativa," si legge nella nota ufficiale. Un momento di riflessione per cercare di dare un senso a quanto dichiara la maggioranza nell’imporre il ripristino della legalità e della trasparenza attraverso una corretta gestione amministrativa nell’Istituto Casa Serena, a tutela dell’ente, del bilancio e, soprattutto, dei cittadini di Cassano All’Ionio.
Per tali ragioni, i consiglieri chiedono con fermezza l'annullamento immediato delle procedure di selezione in corso, o comunque la loro sospensione, nell'ottica di preservare l'integrità e la funzionalità di "Casa Serena" a tutela degli ospiti e dei dipendenti.